Sgravi fiscali? ‘Campagna politica’
Il direttore del Dfe: riduzione generalizzata del 5%. I contrari: è solo uno spot elettorale.
Riduzione del “moltiplicatore cantonale” del 5 per cento per tutte le persone fisiche, oltre al più volte citato taglio dal 9 al 6 per cento dell’aliquota d’imposizione sugli utili delle persone giuridiche. Christian Vitta, direttore del Dfe e consigliere di Stato, ieri ha rilanciato dalle colonne del ‘CdT’ la manovra fiscale cantonale a seguito del Progetto fiscale 17 voluto dal Consiglio federale per l’intera Confederazione. Il Canton Ticino, sostiene Vitta, si sta preparando e non intende stare a guardare. Il pacchetto “sgravista” – tutto da comprendere, va detto – per ora è solo un progetto del Dfe non ancora posto all’attenzione dell’intero governo. Il tema è caldo, lo sa anche il direttore del Dfe, che infatti auspica un ampio confronto. E già ieri, sollecitato dai colleghi di ‘Radio Fiume Ticino’, ha raccolto il guanto Sergio Rossi, economista e professore all’Università di Friborgo. Abbassare le imposte cantonali a ditte e privati del 5 per cento «è campagna politica» e non aiuterà il ceto medio: è il commento dell’economista ticinese. I contribuenti di questa fascia, aggiunge Rossi, avrebbero uno sgravio minimo che non aiuterebbe a rilanciare i consumi. Al contempo quanto risparmiato dalle imprese che si troverebbero a pagare meno imposte non parteciperebbe alla crescita dell’economia ticinese semplicemente perché investito altrove. Non è meno critico ‘Forum alternativo’, movimento della sinistra radicale: “Circa 63 milioni di franchi di gettito fiscale in meno. A tanto ammonterebbe la proposta della premiata ditta Vitta di ridurre del 5% l’imposta cantonale. O meglio, è quanto ci costerebbe lo spot di Christian Vitta per le elezioni del prossimo aprile se la sua proposta dovesse diventare realtà. Perché di spot si parla” si legge in una nota. E ancora: “Dietro l’accattivante slogan ‘meno tasse per tutti’ si nascondono delle disparità incredibili. Il cittadino con due figli a carico e un reddito annuo di 70’000 franchi, con la riduzione Vitta pagherebbe 170 franchi in meno d’imposte l’anno. Una persona sempre con due figli a carico ma con un reddito da 250’000, di franchi ne risparmierebbe 1’360”. E netta opposizione, in tarda serata, anche del Ps che denuncia i “modi e contenuti” della proposta formulata da Vitta.