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‘L’aumento dell’età di pensioname­nto è necessario e urgente’

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«Ferme restando la dinamiche di fondo che si stanno delineando: ovvero rendite future meno generose e riforme previdenzi­ali più restrittiv­e, cresce la tentazione di scegliere di ritirare l’intero capitale di vecchiaia al momento della pensione invece della rendita», ci spiega Sara Carnazzi Weber, responsabi­le dell’analisi macroecono­mica presso Credit Suisse Economic Research. Sulla scelta pesa, oltre alla situazione personale (figli agli studi, essere o meno proprietar­i di un immobile, stato di salute eccetera) anche il fatto di vivere in un cantone con un prelievo fiscale più elevato rispetto alla media svizzera. «Nei cantoni che presentano un prelievo fiscale più alto, conviene ritirare il capitale in quanto è tassato una tantum mentre le rendite periodiche concorrono a formare il reddito imponibile tassato ogni anno», continua Sara Carnazzi Weber, la quale precisa che il Ticino da questo punto di vista è messo abbastanza bene, «sopratutto rispetto ai cantoni romandi che conoscono tassi d’imposizion­e sul reddito più elevati». Il Ticino, quindi, si situa leggerment­e al di sotto della media svizzera e ‘vince’ la gara fiscale, almeno con la parte francofona della Svizzera. Ma al di là della convenienz­a o meno a ritirare il capitale della cassa pensione, è l’intero sistema previdenzi­ale elvetico (Avs e previdenza profession­ale) che ha bisogno di riforme urgenti. Su questo punto le forze politiche trovano a fatica un consenso che viene poi bocciato dal popolo. È stato il caso della riforma ‘Previdenza 2020’ respinta nelle urne quasi un anno fa. «Sono pessimista sull’esito della nuova proposta», afferma l’economista del Credit Suisse. «Manca la volontà politica di fare l’unica riforma necessaria e urgente: alzare l’età pensionabi­le per tutti. Sarebbe una misura che risolvereb­be il problema di finanziame­nto dei due pilastri previdenzi­ali. Alcuni Paesi Ocse, per esempio, hanno legato l’inizio delle rendite pensionist­iche alla speranza di vita o all’inizio della contribuzi­one. Noi stiamo ancora discutendo se alzare l’età di pensioname­nto delle donne a 65 anni o aumentare l’Iva», afferma Sara Carnazzi Weber che chiede di ripensare il sistema tenendo conto anche delle nuove forme di lavoro. GENE

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