Canyoning, interviene la Rega
Negli ultimi giorni la Rega è intervenuta due volte per prestare soccorso a canyonisti. Sabato scorso, in Val Combra, valle laterale alla Val Malvaglia, un trentenne spagnolo ha riportato ferite di media gravità mentre stava effettuando una discesa con un gruppo. Ad allertare il 144 sono stati i compagni di discesa. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale San Giovanni di Bellinzona. Per intervenire in elicottero, spiega Federica Mauri, addetta stampa della Rega, è stato necessario l’utilizzo di un argano con un cavo molto lungo, di oltre 70 metri. Questo a causa della presenza di alberi attorno al torrente, peraltro molto incassato, che impediscono all’elicottero di avvicinarsi troppo e che deve quindi rimanere piuttosto alto. Per gli interventi che si preannunciano impegnativi, osserva Mauri, l’equipaggio a bordo è composto anche da uno specialista di canyoning. Inoltre, se il punto è molto complicato da raggiungere, è presente anche un alpinista specializzato nel soccorso in elicottero.
Evacuazione preventiva a Iragna
La Rega è intervenuta anche lunedì pomeriggio verso le 14 a Iragna. Mentre un gruppo di sette canyonisti tedeschi stava effettuando una discesa lungo il riale della valle di Iragna, uno di loro non è più riuscito a proseguire perché sfinito. Per dare l’allarme uno dei compagni si è allontanato dal gruppo per trovare campo e telefonare. Quando è giunto l’elicottero, l’uomo attendeva su una roccia, fuori dall’acqua. È stato quindi recuperato con un argano ed elitrasportato a valle senza necessitare di cure. L’uomo non era infatti ferito, ma si è deciso di provvedere con un’evacuazione preventiva per evitare l’aggravarsi della situazione. Nonostante questi due episodi, Mauri afferma che quest’anno il numero di interventi per soccorrere canyonisti rientra nella media.