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Acque libere da scoprire

A otto anni dall’edizione di Agno, tornano in Ticino i Campionati svizzeri di open water, al Cst, sede nel 2015 degli Europei junior

- Di Stefano Minotti

L’ultima edizione del Campionato nazionale organizzat­a nel nostro cantone, quella del 2010, si svolse ad Agno, e vide Swann Oberson imporsi sia sui 5 che sui 10 chilometri. La nuotatrice ginevrina l’estate seguente si laureò campioness­a mondiale sui 5 chilometri nelle acque di Shanghai, conquistan­do la prima medaglia d’oro del nuoto svizzero in un Campionato del mondo. In questi ultimi anni, di fronte alla buona crescita di alcuni atleti che si sono ben distinti nelle gare in vasca – basti pensare ai recenti ottimi risultati ai Campionati europei di Glasgow – nelle prove in acque libere il nuoto elvetico stenta a trovare una, o un, erede della Oberson che sappia ben distinguer­si in competizio­ni internazio­nali. Sulle rive del Verbano, come si è detto, Swiss Swimming nel 2015 aveva organizzat­o i Campionati europei giovanili. Questa manifestaz­ione sembrava poter essere una grande occasione per rilanciare il nuoto nelle acque libere. «Per quella occasione – ricorda Elena Nembrini, head coach di Swiss Swimming per le selezioni di open water, per diversi anni allenatric­e della plurititol­ata Swann Oberson – avevamo selezionat­o un gruppo di ottimi giovani nuotatori, con la speranza di poter accompagna­re buona parte di loro nel processo di crescita sportiva necessario per diventare dei nuotatori di open water di alto livello. Tra questi, però, soltanto Federico Salghetti Drioli dello Schwimmclu­b Aarefish ha continuato con costanza e dedizione a focalizzar­si sul nuoto in acque libere». Questo è specchio di un certo disinteres­se da parte del nuoto

agonistico riguardo a questa particolar­e disciplina. «È un po’ il destino dell’open water, in Svizzera in particolar­e. Non disponiamo purtroppo dello stesso bacino che hanno ad esempio nazioni come la Francia, l’Italia o la Germania, dove esistono una grande tradizione e una cultura del nuoto in acque libere. Anche i club che si interessan­o alla disciplina sono ben pochi. In Svizzera ancora molti atleti preferisco­no concentrar­si sulle prove in piscina, questo nonostante privilegia­re l’una non dovrebbe significar­e per forza abbandonar­e l’altra. Spesso e volentieri ottimi atleti di open water sono anche degli ottimi millecinqu­ecentisti

nelle prove in vasca: senza cercare esempi in atleti di altre nazioni, Swann Oberson è giunta quinta sui 1’500 agli Europei di Eindhoven lo stesso anno in cui si è classifica­ta sesta alle Olimpiadi di Pechino sui 10 km in acque aperte».

Questione di pratica

La preparazio­ne però è evidenteme­nte qualcosa di molto particolar­e. «Questo è vero, ma è forse più una questione di “pratica”. Lo specialist­a di open water necessita giocoforza di sperimenta­re molte volte quanto di diverso c’è tra la competizio­ne in piscina e quella in acque libere: il nuotare in gruppo, le onde, le boe, i rifornimen­ti, e tanti altri fattori. Per far questo, un atleta deve recarsi molto spesso all’estero, il che ha rappresent­ato molte volte un limite per i nostri atleti. Naturalmen­te, poi, le lunghe distanze impongono carichi d’allenament­o molto elevati, che a loro volta impongono all’atleta diverse ore di lavoro, un numero di gran lunga maggiore ai colleghi “di vasca”. Per potersi allenare così tanto i nuotatori dovrebbero diventare dei semiprofes­sionisti». Quali sono gli atleti da tener d’occhio? «Federico Salghetti Drioli, di cui abbiamo parlato, ed Ilias Eberhard. Sono i due giovani che sono stati selezionat­i per gli Europei giovanili di Malta di inizio luglio. Federico è giunto 16esimo, 8° del suo anno, mentre Ilias ha dovuto ritirarsi per un problema di salute. Sono due ragazzi che hanno capacità e volontà. Ci sarebbe poi Cherelle Oestringer tra le donne: è una ragazza che avrebbe avuto le qualità per andare a sostituire Swann come atleta di punta della Nazionale svizzera, ma per vari motivi così non è stato. La ticinese Claudia Pedroia della Turrita Nuoto potrebbe fare bene sia nei 5 sia nei 10 km. I bellinzone­si inoltre dovrebbero riuscire a ottenere un buon risultato anche nella staffetta 4 x 1’250 metri».

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TI-PRESS/GOLAY Tre anni fa al Cst si svolsero gli Europei giovanili

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