La società guarda al futuro ‘Il peggio è passato’
Non sono stati mesi facili per l’Fc Mendrisio, a fronte di un ‘preoccupante ammanco di liquidità’
Ora si punta a ‘fare il passo secondo la gamba’ spiegano Sebastiano Pellegrini e Luca Roncoroni, neopresidente e vice del sodalizio momò
Sul terreno da gioco dello stadio Comunale di Mendrisio ci sono ancora i segni della partita giocata sabato sera contro l’Höngg. Match di Prima Lega Classic che ha visto il Football Club Mendrisio uscire sconfitto dal campo. Ma la battaglia più importante degli ultimi mesi, il sodalizio momò, l’ha dovuta combattere fuori dal terreno da gioco. «Il peggio è passato» ci confida ora il presidente Sebastiano Pellegrini, in carica dal 27 aprile scorso, che abbiamo incontrato a bordo campo (e a bocce ferme) insieme al vicepresidente Luca Roncoroni. Già, perché il Mendrisio, per certi versi, se l’è vista brutta. «C’era un preoccupante ammanco di liquidità» ammette il presidente. Grazie anche all’intervento del Consiglio sociale – formato da una trentina di amici del Mendrisio – «è cambiato il trend ed è stato possibile terminare la stagione dignitosamente». Il nuovo comitato, inoltre, può contare sulla presenza – oltre al presidente e al vice – di persone come l’ex sindaco della città Carlo Croci e Fiorenzo Casali. Pellegrini, ad ogni modo, riserva un ringraziamento ai precedenti membri che «hanno dovuto gestire una situazione non facile vista l’assenza del presidente che, a certo punto della stagione, non si è più presentato creando un dissesto organizzativo». Ma cos’ha portato alla difficile situazione? «Non conosco i dettagli – sottolinea Pellegrini –, ma certamente l’ammanco di liquidità che si è venuto a creare deriva da una valutazione del budget sproporzionata rispetto alle reali possibilità». Un errore da non commettere in futuro: «Noi vogliamo fare il passo secondo la gamba». Anche a causa di ciò l’anno in corso sarà orientato verso una «certa austerità». Influisce, di fatto, anche l’impiego «delle finanze per mettere a posto l’esercizio passato». Da qui anche la «richiesta di un sacrificio ai giocatori e agli allenatori della sezione allievi». Per Pellegrini e Roncoroni non ci sono dubbi: «È un lavoro di risanamento che sta dando i suoi frutti». E, taglia corto il presidente, «lo facciamo con un certo ottimismo perché le persone che sono giunte in comitato hanno dato una prospettiva futura, in termini di sponsoring e di risorse ordinarie che fa ben sperare per il futuro».
Fallimento? ‘Non siamo arrivati a quel livello’
Allora – rilanciamo durante la conversazione tirando in causa anche casi purtroppo recenti – quanto si è stati vicini al fallimento? «Non siamo arrivati a quel livello anche perché, che io sappia, non è arrivato nemmeno un precetto esecutivo. Per fortuna – aggiunge – con i creditori si sono trovati degli accomodamenti». È ancora presto, però, per parlare di cifre. In tal senso il comitato preferisce rimandare alla prossima assemblea, prevista verosimilmente a ottobre. «Stiamo chiudendo i bilanci» si fa presente. Quel che è certo è che si è di fronte a «una situazione di mancanza di liquidità che si spera di poter ancora recuperare dal presiden-
te precedente, il quale ha dato la sua disponibilità». Regna, comunque, l’ottimismo. Questo, «soprattutto per la serietà delle persone che adesso vigilano sulle finanze (Croci e Casali, ndr), i quali danno un quadro di prospettiva e di controllo».
E poi, s’è detto, a dar man forte è intervenuto anche il Consiglio sociale. Un gruppo di sostegno – evidenzia il vicepresidente – che «ha sempre un ruolo importante per quanto riguarda il Mendrisio. Quest’anno è stato sollecitato in maniera
straordinaria». Persone che «hanno dovuto mettere dei fondi e li ringrazio pubblicamente» riconosce Pellegrini. Quel che conta, ora, è che i bianconerorossi vedano la luce in fondo al tunnel: «La situazione è stata presa di petto e in tempo».