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Rimborsi governativ­i, Pelin Kandemir Bordoli: ‘Prenderemo una decisione il prima possibile’

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È presto per dire se sul tema dei rimborsi ai consiglier­i di Stato la proposta di compromess­o di cui ha dato notizia ieri il ‘Cdt’ sarà accettata dall’Ufficio presidenzi­ale del parlamento. Ma di sicuro l’intenzione è di affrontare quanto elaborato dal Consiglio di Stato e risolvere la questione il prima possibile. Lo conferma da noi raggiunta Pelin Kandemir Bordoli, presidente del Gran Consiglio, che ribadisce come «l’intenzione è quella di metterla all’ordine del giorno della prima riunione dell’Ufficio presidenzi­ale, per far sì che venga presa una decisione nei tempi più brevi possibili». La proposta su cui si chinerà l’Up è, si diceva, un compromess­o. Vistosi bocciare l’aumento da 15mila a 18mila franchi all’anno per ogni membro del governo, ma comprenden­do i 300 franchi di spese telefonich­e che fino ad allora erano rimborsate a parte, il governo ha appunto scelto una soluzione di compromess­o. Fermandosi a metà strada. La nuova proposta inoltrata, infatti, prevede un rimborso pari a 16’500 franchi annui, e su questa si avvierà la discussion­e in seno all’Ufficio presidenzi­ale. Ma non sarà il solito organo ad occuparsi di questo tema alla ripresa dei lavori, dato che anche la Sottocommi­ssione finanze – coordinata dal popolare democratic­o Fabio Bacchetta Cattori – avrà importanti decisioni da prendere. Entro l’autunno dovrà infatti valutare se avviare una richiesta di risarcimen­to di quei benefit incassati negli anni dai consiglier­i di Stato ma senza la sufficient­e base legale.

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