In versione ‘local’ e con uno sguardo ai giovani
Detto della situazione finanziaria e delle prospettive, in casa Fc Mendrisio lo sguardo è rivolto anche al settore giovanile, che ha quale base il centro sportivo Adorna. Un settore – il cui responsabile sarà l’ex direttore delle locali scuole elementari Alberto Dotti – «che vogliamo rivitalizzare». Presidente e vice riconoscono il buon lavoro svolto a livello giovanile, pur notando «una certa disaffezione. Noi vorremmo che questa società torni a vivere anche con il piacere di stare insieme». Il messaggio è chiaramente rivolto ai «ragazzi e ai loro genitori» con l’obiettivo di ricondurli «al piacere di vivere un’associazione». E poi, proprio pensando alla crescita delle giovani leve, «vogliamo lavorare a medio-lungo termine coinvolgendo anche le squadre della regione». Lo scopo è quello di prestare «maggiore attenzione a chi termina la formazione e, magari, non ha ancora la possibilità di allenarsi in prima squadra». Insomma: «Non vanno abbandonati». Da qui l’idea, evidenzia Sebastiano Pellegrini (59enne che nel Mendrisio ha fatto la trafila dai pulcini sino alla prima squadra), «di poterli collocare nelle squadre della zona e monitorarli, perché possono maturare anche dopo un po’».
Prima squadra: ‘Fiducia e pazienza’
Età media 23 anni. È giovane l’organico della prima squadra e in questo inizio di campionato, purtroppo, sono giunte tre sconfitte. «Bisognerà avere pazienza – analizza il ‘pres’ –. Non siamo una squadra da ambizioni forsennate, guardiamo in faccia alla realtà. A maggior ragione se intendiamo approfondire il discorso inerente il settore giovanile». Ciò nonostante l’obiettivo è chiaro: «Mantenere il posto in Prima Lega Classic». Quel che serve è «fiducia, avere la pazienza giusta». Non a caso, grazie anche all’Fc Lugano, si è deciso di affidare la panchina a Mattia Corci Torti (in ‘prestito’ dal club di Super League): «È un allenatore che mi pare adatto alla gestione di un gruppo giovane, il quale saprà coltivarlo e valorizzarlo». È «adatto all’ambiente Mendrisio» gli fa eco il vice Roncoroni (30anni, anche lui con un passato da giocatore in prima squadra). Pazienza e ottimismo. Il peggio, come detto, è passato.