La nostra scuola
Kerstin ha 11 anni, è in prima media. Delle persone importanti le hanno appena spiegato che ha la dislessia. Ha capito che per lei leggere non è un processo automatico. Ha capito che non è colpa sua, non è pigra o svogliata. È qualcosa nella sua testa che funziona in un modo un po’ diverso dagli altri… Alessandra è la docente di italiano di Kerstin. Sa che dovrà pensare a lei in un modo un po’ diverso, magari usare dei caratteri più grandi la aiuterà nella lettura. Le piacerebbe che i suoi allievi capissero che se agisce in modo un po’ diverso anche con loro è solo per far sì che tutti diano il massimo. E poi, i caratteri più grandi possono servire anche a Luigi e Marco, che faticano tanto nella lettura… Davide è un collega di Alessandra. Anche lui ha la classe di Kerstin. Gli è piaciuto il lavoro che Alessandra ha fatto con la classe lo scorso anno, ne hanno parlato. Ha avuto delle idee, e gli piacerebbe condividere i suoi pensieri con la collega. Sarebbe bello fare con la classe delle attività in comune, per poi confrontarsi tutti insieme… Fabrizio è il papà di Kerstin. Anche lui ha capito che non è colpa della figlia se ci mette tanto a leggere. Sa che dovrà continuare a seguirla, le serate passate insieme sui libri a cercare il piacere nell’imparare saranno ancora tante. Deve andare a scuola a parlare con la docente di italiano. Spera di capire e di farsi capire. La scuola va veloce, a loro servirebbe più tempo… Questa è la nostra scuola. Una scuola che si batte per una formazione equa e attenta alle differenze. Cercare di migliorare è un atteggiamento sano. Gruppi di allievi meno numerosi, collaborazione fra più docenti e più ore opzionali è quanto offre il progetto «La scuola che verrà». Votiamo Sì!
Chiara Dignola, docente, pedagogista Le lettere dei lettori sono da inviare compilando il formulario al seguente indirizzo: www.laregione.ch/lettere/invia. Devono essere personali e inoltrate con nome, cognome, domicilio e recapito telefonico reperibile per il necessario controllo. In mancanza dei dati la lettera sarà bloccata. Ogni lettera viene pubblicata con la firma dell’autore, salvo gravi controindicazioni accettate dal giornale. Scritti anonimi sono cestinati. Interlocutore è il giornale. Sono da evitare riferimenti a persone terze. Non verranno pubblicate lettere che coinvolgono privati cittadini. Sono escluse le “lettere aperte” se non in casi eccezionali. Scritti manifestamente infondati, non redatti in termini urbani, ingiuriosi od offensivi non saranno pubblicati. Comunicati, prese di posizione ufficiali sono di regola trattati in cronaca. La redazione si riserva di accorciare i testi. Gli scritti pubblicati non impegnano il giornale. Viene data assoluta priorità alle lettere indirizzate esclusivamente al nostro giornale.