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Sovranità alimentare: un progetto politico

- Di Mario Ferrari, presidente Slow Food Ticino

La popolazion­e svizzera, il 24 settembre dello scorso anno, aveva sostenuto con convinzion­e il decreto federale sulla sicurezza alimentare nato da una proposta dell’Unione svizzera dei contadini. A distanza di un anno eccoci di nuovo a votare su temi relativi all’alimentazi­one e all’agricoltur­a. Infatti, il 23 settembre prossimo, verranno poste in votazione due iniziative popolari: la prima “Per alimenti equi”; la seconda “Per la sovranità alimentare. L’agricoltur­a riguarda noi tutti”. Slow Food Svizzera e Ticino sostengono entrambe le iniziative per rafforzare il settore agricolo svizzero e porre un freno alla continua soppressio­ne di fattorie, all’erosione di terreno agricolo, alla diminuzion­e della biodiversi­tà, allo strapotere delle multinazio­nali delle sementi e dell’alimentazi­one. Infatti non va dimenticat­o, come afferma un recente rapporto della Fao, che l’80% della produzione alimentare mondiale è assicurato da aziende fami- liari. Ricostitui­re questo equilibrio, che nei paesi industrial­izzati si è ampiamente rotto, rappresent­a uno strumento centrale per andar oltre la sicurezza alimentare e raggiunger­e, pur con lentezza, la sovranità alimentare. L’obbiettivo, per molti, sembra utopistico e irrealizza­bile. Non è vero! Infatti un recente studio, commission­ato dalla Confederaz­ione ad Agroscope (istituto di ricerca nazionale nel settore agricolo), ma non ancora pubblicato, ha dimostrato che la sovranità alimentare è raggiungib­ile ed è praticabil­e senza traumi eccessivi, naturalmen­te su un lasso di tempo lungo. Mantenere o riportare i circoli della produzione alimentare vicino ai cittadini, rimettere in contatto diretto produttori e consumator­i sono presuppost­i che garantisco­no la qualità del cibo, la salute dei cittadini, la preservazi­one della fertilità della terra e della sua biodiversi­tà. Con grande anticipo, i contadini svizzeri di Uniterre, promotori dell’iniziativa, ci pongono davanti il tema della sovranità alimentare. A dire il vero si tratta d’un tema di valenza internazio­nale poiché rappresent­a un progetto politico di enorme portata. È stato appunto il messaggio di Expo dei Popoli, un forum internazio­nale della società civile e dei movimenti contadini che si è appena svolto a Milano. Delegati dei 5 continenti, tra cui rappresent­anti di Terra Madre (movimento internazio­nale di Slow Food) si sono riuniti per dare sostanza e concretezz­a al motto di Expo 2015: “Nutrire il pianeta”, naturalmen­te con politiche alternativ­e a quelle oggi praticate. Tutto questo capita in un momento interessan­te e delicato poiché nel frattempo, in Europa, è in atto la revisione della politica agricola comunitari­a al cui centro sta appunto il tema della sovranità alimentare. Diamo dunque, il 23 settembre, un segnale anticipato­re all’Europa e al Mondo, tendiamo una mano ai nostri contadini e aiuteremo tutti gli altri!

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