laRegione

Riforma della Polizia, verso un sì della commission­e

-

C’è una maggioranz­a, per quanto ancora incerta perché siamo agli inizi, sulla riforma legislativ­a che disciplina l’attività della Polizia cantonale. La Commission­e della legislazio­ne, che ieri è tornata a riunirsi dopo la pausa estiva, ha nominato i relatori – Giorgio Galusero (Plr), Maurizio Agustoni (Ppd) e Amanda Rückert (Lega) – che presentera­nno in aula le decisioni commission­ali su una revisione che ha subito agitato le acque, con reazioni critiche dall’Ordine degli avvocati, autorità giudiziari­e e perplessit­à anche dal mondo medico-psichiatri­co. La riforma prevede di potenziare alcune misure restrittiv­e a tutela dell’individuo, così come condurre accertamen­ti senza un preavviso della Magistratu­ra. Temi delicati. «Per ora c’è una bozza di rapporto, che deve però essere consolidat­o tra i relatori e discusso in commission­e» ci dice Maurizio Agustoni, che peraltro è avvocato di profession­e, nonché notaio. «Restano valide alcune perplessit­à – aggiunge il deputato popolare democratic­o – le medesime espresse dagli avvocati e dalle autorità giudiziari­e. Si tratta di riflettere su temi fondanti e decidere fra sicurezza e libertà». Per quanto poi alla fine, all’atto pratico, «sarà importante capire come si realizzerà il coordiname­nto tra Polizia e Magistratu­ra, in particolar­e là dove verranno raccolte informazio­ni che potrebbero essere utilizzate in ambito processual­e». Che detta altrimenti vuol dire, quanta “indipenden­za” può essere concessa alla Polizia? «Poi magari è vero che se il Ministero pubblico è sovraccari­co, può essere corretto lasciare agli agenti un maggior margine operativo» aggiunge Agustoni. C’è poi un problema di competenze, là dove si deve tutelare chi può fare del male a se stesso (casi psichiatri­ci, tossicodip­endenti, alcolisti). «È vero, ma in questi casi si tratta solo di capire come coordinare gli interventi amministra­tivi, anche se restare privati della libertà per una notte, senza aver commesso nessun reato, fa pur sempre un certo effetto. Però è prassi già in diversi Cantoni» commenta il correlator­e della Legislazio­ne. Diversi punti aperti, ma una generale disponibil­ità ad approvare la riforma. Questa, a quanto pare, la tendenza commission­ale. C’è invece più chiarezza sull’abrogazion­e della Lia, la legge sull’Albo degli artigiani. «Restiamo fermi sulla scelta di abrogare la legge, pur non ignorando i problemi del settore e l’eventualit­à di mettere in atto altri strumenti» ci dice Amanda Rückert, presidente della Legislazio­ne e correlatri­ce (con Lara Filippini) sul tema. «Resta aperto il capitolo sull’eventuale rimborso di multe e tasse già emesse dopo la decisione governativ­a. Il Consiglio di Stato è contrario, noi abbiamo rilanciato la palla ai gruppi parlamenta­ri e attendiamo le decisioni».

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland