Testamenti adeguati ai tempi
Il Consiglio federale prevede maggiore libertà nel campo della successione ereditaria
Berna – Maggiore libertà di disporre del proprio patrimonio, per esempio a beneficio del partner di fatto o dei figliastri. È una delle novità contenute nella revisione del diritto successorio, il cui relativo messaggio è stato approvato ieri dal Consiglio federale. I punti principali erano già stati stabiliti nel maggio 2017. Il progetto – le cui questioni tecniche sono state separate e rinviate al 2019 – è stato illustrato in una conferenza stampa a Berna dalla responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (Dfgp) Simonetta Sommaruga. Il governo ritiene che il vigente diritto successorio, riveduto soltanto in singoli punti dalla sua entrata in vigore nel 1912, vada adeguato alle nuove forme di convivenza. L’esecutivo propone di ridurre le porzioni legittime dei discendenti, lasciando così più margine di manovra all’autore del testamento. Ciò, nelle intenzioni di Berna, semplificherà anche il regolamento della successione nelle imprese familiari, influendo positivamente sulla stabilità di esse. A tal proposito, Sommaruga ha sottolineato che un altro progetto, incentrato proprio sull’avvicendamento alla testa delle aziende, sarà messo in consultazione alla fine dell’anno. Attualmente, i figli, il coniuge, il partner registrato e, in alcuni casi, i genitori, hanno diritto a una quota minima della successione. Al centro della riforma vi è la riduzione di questa fetta attribuita per legge agli eredi, nonché la soppressione di quella di madre e padre. A seguito dei risultati della consultazione, resterà per contro invariata la porzione destinata a consorte e partner registrato. Invece, essa non spetterà, in linea di massima, al superstite se una persona dovesse morire durante il divorzio o lo scioglimento dell’unione domestica. In questo modo l’esecutivo vuole valorizzare la volontà di interrompere la relazione e impedire il ritardo per motivi tattici delle procedure di separazione. Tra le altre cose, nel messaggio trasmesso oggi al parlamento il governo suggerisce di proteggere con un credito di assistenza i conviventi di fatto che dopo la morte del partner si vengono a trovare in una situazione di bisogno finanziario. Con tale importo limitato e a carico della successione, l’obiettivo è di impedire che queste persone cadano in povertà e debbano fare ricorso all’aiuto sociale.