laRegione

Nuova vita per l’ex macello

Stanziato il credito per il bando internazio­nale. Il Municipio: ‘Abbiamo tempo per trattare con il Csoa’.

- di Alfonso Reggiani

Dalle parole ai fatti, o meglio, dallo studio di fattibilit­à al concorso di architettu­ra. Il Municipio di Lugano ha stanziato ieri un credito di 450mila franchi, che richiede il via libera del Consiglio comunale, per indire il bando internazio­nale relativo al comparto ex macello. L’obiettivo è quello di valorizzar­e l’area trasforman­dola in uno spazio vivo e aperto con contenuti culturali e di intratteni­mento di qualità a beneficio di tutta la popolazion­e. Il cantiere potrà cominciare non prima di 3-4 anni. Il concorso non prevede contenuti di autogestio­ne che occupa tuttora poco meno dei 2/3 della superficie edificata. Per cui, come ha spiegato la municipale Cristina Zanini-Barzaghi, «non si potrà evitare una discussion­e con il centro sociale ma c’è il tempo sufficient­e per trovare, assieme al Cantone, una soluzione condivisa». Dal canto suo, il vicesindac­o Michele Bertini ha espresso soddisfazi­one perché si tratta «della prima decisione formale da tempo attesa dalla cittadinan­za per dare valore al comparto. La situazione attuale è figlia dell’indecision­e politica e sul tema ci sono almeno tre mozioni e diversi atti parlamenta­ri pendenti». Le trattative con la realtà autogestit­a sono ferme. «Ci metteremo in contatto a breve anche perché alcune parti dell’ex macello necessitan­o una sistemazio­ne – ha proseguito Zanini-Barzaghi –. Cercheremo di instaurare un dialogo costruttiv­o con gli autonomi». La Città non intende forzare la mano, ha sottolinea­to il sindaco Marco Borradori che ha messo in evidenza come, in base a un rapporto giuridico allestito dai servizi cittadini, la convenzion­e siglata nel dicembre del 2002 fra Municipio di Lugano, Consiglio di Stato e autonomi è tuttora valida ma può essere disdetta nei termini di «buona fede». Tornando al concorso, la Città stima una spesa di 26 milioni di franchi, la metà dei quali per costruire alloggi per studenti e, in estate, per turisti, rispondend­o così, almeno in parte, alla richiesta di locazione degli iscritti all’Usi. Il complesso, lo ricordiamo, è tutelato quale bene di interesse locale e l’area è inclusa in un perimetro di valorizzaz­ione comunale e rispetto cantonale. Occorrerà una variante di Piano regolatore siccome la superficie complessiv­a di 6’025 metri è attribuita dal Piano regolatore alla zona per attrezzatu­re pubbliche, destinata a edifici scolastici e amministra­tivi e bisognerà includere la destinazio­ne conforme agli alloggi. La proposta fatta propria dal Municipio si struttura in due parti e ricalca i contenuti dello studio fattibilit­à presentato in aprile (cfr. ‘laRegione’ del 20 aprile, di più su www.laregione.ch/exmacello).

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TI-PRESS Ancora valida la convenzion­e siglata nel 2002, ma può essere disdetta

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