A Como alcuni migranti della ‘Diciotti’
«Li aspettiamo per l’inizio della prossima settimana: abbiamo già individuato dove ospitarli. Per ora ce ne sono stati affidati tre. In futuro vedremo. Noi ci siamo». A confermarlo è Roberto Bernasconi, direttore della Caritas diocesana lariana. E non c’erano dubbi. Quella di Como è una delle 19 diocesi italiane che si sono offerte di ospitare i migranti della nave ‘Diciotti’, sulla quale per una decina di giorni e per decisione del ministro Matteo Salvini sono rimasti bloccati 170 migranti. Una situazione difficile che si è risolta dopo l’intervento della Cei (la Conferenza episcopale italiana): attualmente cento dei migranti sbarcati dalla nave sono ospiti a Rocca di Papa, in provincia di Roma. Como, città di frontiera aggrappata alla Svizzera scrive, quindi, l’ennesima pagina a favore dei migranti che «continuano ad arrivare, certamente non in modo massiccio come due anni fa», osserva ancora Bernasconi che ci aggiorna sulla situazione al Centro governativo di via Regina Teodolinda. «Attualmente – spiega –, assieme alla Croce Rossa ne ospitiamo centottanta. Tra loro sono in una ottantina i minori non accompagnati che non potrebbero rimanere nel Centro. Ma si è dovuto fare di necessità virtù». Resta insoluto, invece, l’altro grande problema: quello dei senzatetto che, stando a stime vicine alla realtà, al momento sarebbero non meno di centotrenta. Oltre ai clochard di vecchia data ci sono decine di rifugiati politici che, dopo aver ottenuto il permesso di soggiorno, non hanno un lavoro e quindi non dispongono di risorse finanziarie per trovare casa. M.M.