Noi che questa è la nostra terra quotidiana!
Bassa, sulla sponda sinistra della Moesa, oltrepassando i ponticelli a San Vittore e Lumino, con a nord il sentiero che giunge da Roveredo e a sud il passaggio che porta ad Arbedo. Un’oasi di pace e natura dove durante la bella stagione vedi passare famiglie con bambini a piedi o in bicicletta, anziani che passeggiano sereni e cani scorrazzare felici. Ci sono i frequentatori fissi e gli avventori occasionali. A San Vittore c’è il “Carrozon del Tuto” all’ombra di quello che resta dell’antico bosco, ora annientato. A Lumino si arriva al “Grotto Bassa”, con i tavoli situati al fresco sotto le fronde. Durante i mesi invernali restiamo noi e qualche fedelissimo di questa passeggiata incantata. Poi, a inizio luglio, un giorno, all’improvviso, veniamo informati che Bassa verrà disboscata, dissodata e devastata. Questa terra, spicchio di un’agricoltura non ancora industrializzata che vede scorrere le nostre giornate in compagnia degli ani- mali, verrà trasfigurata e trasformata in un progetto di compenso ecologico, “Strada Nazionale N13 / Settore GR-A, Tratta Bellinzona Nord–Roveredo GR, EP27 Castione-Roveredo”, che osano definire “rinaturazione”. Ma rinaturare cosa, se la natura qui è regina? Informano che picchettano le zone che occuperanno. Informano che fette di territorio verranno espropriate. Informano che il progetto è in pubblicazione. Informano con toni perentori senza spiegare alcunché. Informazione disinformata! Noi ci batteremo per salvare questa terra. Questa terra che nel tempo è rimasta intatta, i cui argini del fiume e le golene hanno seguito un’evoluzione naturale in armonia con animali selvatici e una presenza non invasiva dell’uomo. Questa terra che è un patrimonio della comunità. Salviamo Bassa! Paola Casagrande,
Susanna, Angela e Sepp Berni, Claudio Gemetti,
Bellinzona