laRegione

Ppd, ennesima caduta di stile

- Di Gabriele Gendotti

Normale, attesa e del tutto legittima una presa di posizione critica e contraria del Ppd al lancio

Segue dalla Prima (…) dell’iniziativa di Ticino laico sulla separazion­e fra Stato e Chiesa. Argomenti seri non dovrebbero mancare a chi non perde occasione per professars­i di ispirazion­e cristiana (quella di papa Francesco o quella “fascistegg­iante” e disumana del super cattolico Salvini?). Con un comunicato arrogante e povero di contenuti il Ppd se l’è invece anzitutto presa con chi ha promosso l’iniziativa come se l’uso di uno strumento fondamenta­le della nostra democrazia, quello dell’iniziativa popolare, fosse ad appannaggi­o esclusivo di chi pretende di avere contatti diretti con uno dei tanti creatori del mondo e dell’umanità che ogni comunità religiosa considera l’unico ed esclusivo onnipotent­e con in tasca, ma ognuno a modo suo, la verità assoluta. Tranquilli, l’iniziativa vuole anzitutto promuovere una sana discussion­e sulla necessità di garantire equità e parità di trattament­o fra le cittadine e i cittadini con credenze religiose diverse, ivi compresi i molti che hanno il privilegio o il torto di non credere. Nell’infelice comunicato si pretende oltretutto, con un invito a tacere, che a questi ultimi dovrebbe persino venire negato un altro diritto individual­e irrinuncia­bile figlio del secolo dei lumi: quello legato alla libertà di opinione. E poi, frutto di un abbaglio clamoroso, si rimprovera agli iniziativi­sti di favorire l’avanzament­o di religioni che culturalme­nte non ci appartengo­no. Personalme­nte sono molto preoccupat­o per l’invasione ad esempio dell’islamismo, con ingerenze e tentativi di imporre modelli di espression­i religiose violente e contraddis­tinte dall’odio contro i così detti miscredent­i, fra cui chi crede in un altro dio. Ma proprio per questo sono convinto che la sola risposta può venire da uno Stato, fondato sul primato assoluto del diritto, veramente laico che non ammette ingerenze fondate sulle credenze, qualunque esse siano. Sarà l’antidoto più efficace nei confronti di pretese future di parità di trattament­o e di riconoscim­enti vari anche di queste altre religioni che costituira­nno la premessa per nefaste ingerenze nel nostro modo di vivere. Tranquilli dunque, amici come prima, parliamone, discutiamo­ne, confrontia­moci a viso aperto. Ma per favore, evitiamo certi toni e queste clamorose cadute di stile.

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