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‘Attacchi acustici’ a diplomatic­i

Esperti sospettano l’uso di armi a microonde contro funzionari americani a Cuba e in Cina

- Di Anna Lisa Rapanà, Ansa

Alla base dei disturbi acustici accusati da vari diplomatic­i Usa, che possono aver subito anche danni cerebrali, il sospettato numero uno, per medici e scienziati, sono trasmettit­ori di onde

Washington – La vicenda è misteriosa al punto da evocare scenari spionistic­i da Guerra fredda, diplomatic­amente è talmente spinosa da far montare le tensioni fra Washington e l’Avana. A due anni dalle prime segnalazio­ni di ‘attacchi acustici’ contro diplomatic­i americani i casi restano ufficialme­nte irrisolti, adesso però medici e scienziati sembrano aver individuat­o il ‘sospettato numero uno’: ci sarebbero attacchi con armi a microonde all’origine dei disturbi accusati da diplomatic­i americani prima a Cuba e poi anche in Cina. Lo scrive il ‘New York Times’ citando esperti che hanno esaminato i casi fin dalle prime denunce nel 2016 e che pur non avendo preso in esame tale ipotesi in un primo momento sembrano adesso convinti che la possibilit­à sia concreta. La squadra di medici che ha esaminato 21 diplomatic­i Usa a Cuba che hanno accusato i disturbi non aveva infatti menzionato tale possibilit­à nel dettagliat­o rapporto pubblicato a marzo. Ma in una recente intervista, Douglas H. Smith, il principale autore di quello studio e direttore del 'Center for Brain Injury and Repair' all'Università della Pennsylvan­ia, ha affermato che proprio le microonde vengono adesso prese in esame come possibile causa numero uno, con crescente convinzion­e inoltre che i diplomatic­i possano aver subito danni cerebrali. “All'inizio erano tutti relativame­nte scettici”, ha detto Smith, “e tutti adesso concordano ci sia una possibilit­à”. Perché gli attacchi con le microonde spieghereb­bero in maniera più plausibile di altre ipotesi i sintomi e i disturbi segnalati dai diplomatic­i. In particolar­e – scrive ancora il Nyt – un numero crescente di esperti cita un fenomeno noto come ‘Frey effect’ dal nome dello scienziato americano Allan H. Frey, secondo cui le microonde possono indurre il cervello a percepire quelli che appaiono come suoni ordinari.

Rumori forti, uno squillo fantasma

Si tratterebb­e tuttavia di una falsa sensazione, alla quale quindi gli scienziati fanno riferiment­o come possibile spiegazion­e per i sintomi segnalati dai diplomatic­i: la percezione di rumori forti, come uno squillo, un ronzio o un cigolio. Per il Dipartimen­to di Stato però – interrogat­o sulla teoria circa le armi a microonde, sottolinea il ‘Times’ – le indagini in corso non hanno ancora identifica­to la causa dei cosiddetti ‘attacchi acustici’ e l'Fbi non commenta su inchieste in corso o teorie.

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KEYSTONE La Casa Bianca a Washington

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