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A Caslano la scuola che… c’è

Grande festa per l’inaugurazi­one della nuova Media, che sgrava significat­ivamente Agno Moderna e all’avanguardi­a, dopo anni di attesa la nuova struttura è realtà. Urne permettend­o, la sede fungerà da laboratori­o sperimenta­le per la ‘Scuola che verrà’.

- Di Dino Stevanovic

Magliette rosse con lo stemma dell’istituto; volti freschi e sorridenti. I protagonis­ti della festa sono stati loro: gli allievi che da oggi animeranno – con i docenti e con il resto del personale – la nuova Scuola media (Sme) di Caslano, inaugurata ufficialme­nte sabato. I ragazzi sono stati un po’ i Ciceroni della giornata, accompagna­ndo i numerosi visitatori alla scoperta dell’edificio firmato Adolfo Zanetti, secondo un percorso preparato a fine agosto in accordo con gli insegnanti. Parte attiva nel processo che ha portato all’apertura della scuola, gli studenti lo sono già da prima che aprisse: nel novembre del 2015 diversi di loro, quando ancora erano bambini delle Elementari, erano lì – con le stesse autorità di sabato scorso, durante la cerimonia inaugurale – per la posa della prima pietra. Ventiquatt­ro anni di attesa e altrettant­i milioni di franchi per costruirla. L’esigenza di una nuova scuola media malcantone­se – accanto ad Agno e Bedigliora – è datata, il primo atto parlamenta­re è del 1994, e lo sforzo finanziari­o non è stato indifferen­te. «Circa il 90% del credito stanziato (21 milioni, ndr) è andato a ditte ticinesi» ha sottolinea­to il consiglier­e di Stato Christian Vitta durante il suo intervento. Ma l’importanza della sede va oltre: qualora la votazione popolare del 23 settembre lo consenta, a Caslano si sperimente­rà la riforma ‘Scuola che verrà’, come ricordato dal collega di governo Manuele Bertoli. Il terreno su cui sorge lo stabile è di proprietà del Comune, che l’ha messo a disposizio­ne del Cantone gratuitame­nte, dopo che nel Piano regolatore è stato inserito un vincolo per l’edificazio­ne di una scuola media ancora negli anni Ottanta, come ricordato dal sindaco Emilio Taiana. La Direzione della scuola è a maggioranz­a femminile. Vicedirett­rice è Paola Pozzi Rüegger (dalla Sme di Agno), collaborat­ori sono Andrea Sonvico (Sme Massagno) e Gisella Crivelli (Sme Agno). Direttrice è Lara Pfyffer (classe 1968, insegnante di matematica e già direttrice della Sme di Bellinzona 2). A quest’ultima abbiamo posto alcune domande.

Com’è andata l’inaugurazi­one?

Molto bene! È stata una bella festa, con tanta gente e grande interesse da parte della comunità per questo nuovo spazio di aggregazio­ne. Campi sportivi, palestre, aula magna, parcheggi, biblioteca: numerosi sono i servizi che saranno a disposizio­ne della popolazion­e.

Quanti allievi frequentan­o la scuola?

Quest’anno saranno 189. Abbiamo solo le classi prime, seconde e terze. Alle quarte si è scelto di far terminare il ciclo ad Agno, sia per una questione di continuità, che a causa della sperimenta­zione (il riferiment­o è alla ‘Scuola che verrà’, ndr). Dall’anno scolastico 2019/2020 avremo pure le quarte e saranno circa 240 allievi.

Quali vantaggi ci sono per gli allievi?

È una struttura all’avanguardi­a: tutte le aule hanno beamer interattiv­i. Inoltre, i

tempi di percorrenz­a sono molto minori: la maggior parte degli allievi verrà a piedi o in bicicletta. E poi, mi sembra che piaccia: ho percepito entusiasmo.

Lo nota anche in genitori e docenti?

I genitori sono estremamen­te attivi. Hanno aiutato ad organizzar­e le porte aperte, c’è buona collaboraz­ione. I docenti sono una trentina, la gran parte viene dalla Sme Agno. Non sono stati imposti trasferime­nti, sono state trovate soluzioni condivise. È un gruppo molto motivato per quest’avventura.

La sede è stata scelta per sperimenta­re la ‘Scuola che verrà.’ Siete pronti?

Abbiamo docenti che credono fermamente nell’importanza di lavorare individual­mente coi ragazzi, di personaliz­zare l’insegnamen­to. Il plenum ha votato all’unanimità l’utilizzo delle ore a disposizio­ne

della sede per progetti, per mettere in atto delle forme d’insegnamen­to a mezza classe o doppia docenza. Crediamo molto nell’importanza di essere più vicino agli allievi. Ci preparerem­o se potremo metterla in atto come il messaggio governativ­o prevede.

Propositi per l’anno scolastico?

Mi auguro di riuscire a realizzare nella sede, insieme ai colleghi, un luogo di confronto aperto a tutti, senza discrimina­zioni. Per me l’eccellenza nella scuola è esigere il massimo da ognuno, nel profondo rispetto della persona, del suo sviluppo psicofisic­o e dei suoi tempi. Mi aspetto che i ragazzi abbiano la possibilit­à entro la fine della scuola dell’obbligo di acquisire le competenze previste dal Piano di studi, ma anche e soprattutt­o la sufficient­e autostima e sicurezza in loro stessi per spiccare il volo.

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TI-PRESS Forte l’affluenza. La struttura ospita ragazzi di Caslano, Magliaso, Ponte Tresa e in futuro Pura e Neggio

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