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Dopo l’attesa, il piacere

Con lo Zurigo il Lugano centra il secondo successo in campionato grazie a un gol di Covilo, infine ‘liberato’ dalla Fifa

- Di Sascha Cellina

Se è vero che l’attesa prolunga il piacere, beh, sabato in casa Lugano devono proprio essersi goduti la serata. Da una parte è arrivata, dopo quattro partite senza la posta piena (2 sconfitte e 2 pareggi), la seconda vittoria in campionato che ha bissato quella all’esordio a Sion; dall’altra il successo è stato ottenuto anche (soprattutt­o) grazie a un giocatore, Miroslav Covilo, che nonostante si allenasse a Cornaredo già da diverse settimane, i bianconeri hanno dovuto aspettare a lungo per schierare, in attesa che la Fifa desse il via libera all’operazione dopo che il centrocamp­ista bosniaco aveva rescisso unilateral­mente il contratto che lo legava al Cracovia. Il minimo che si possa dire, vista la prestazion­e di quest’ultimo contro lo Zurigo (con tanto di gol-partita), è che sia valsa la pena attendere. «Mi aspettavo una prestazion­e del genere da parte sua, aveva già giocato in quella posizione in passato ed ha le qualità per farlo – le parole a fine partita di Abascal sul match-winner –. Deve lavorare ancora in particolar­e sui movimenti in fase offensiva, ma ha dato tanta solidità alla squadra, anche sulle palle ferme e nel gestire il pallone quando eravamo in vantaggio. Sono contento per lui, perché ha sofferto un mese qui allenandos­i senza poter scendere in campo. Sono sicuro che darà ancora tanto al Lugano». Intanto con il suo gol e la conseguent­e vittoria ha dato al tecnico un po’ di respiro dopo le critiche delle scorse settimane... «Io mi porto a casa l’abbraccio di Covilo e Maric, perché un allenatore non può guardare solo al punteggio, sono anche altre le cose che contano. Quando la squadra vince seguendo il piano tattico preparato in settimana e ci sono gesti del genere, penso che ci sia poco da dire». Sulla prestazion­e dei suoi giocatori contro i tigurini, l’allenatore andaluso sottolinea come «nel primo tempo abbiamo messo in pratica quello su cui avevamo lavorato, in particolar­e sfruttando il rombo di centrocamp­o per creare spazi a Crnigoj, che ha la qualità fisica per difendere palla e sta pure migliorand­o tanto dal

Maric abbraccia il 32enne bosniaco: insieme hanno dato solidità ai bianconeri

punto di vista tattico. Nel secondo tempo invece non abbiamo gestito bene il possesso e non va bene, perché siamo una squadra che si deve difendere con la palla, non con il fisico».

‘voglio risultati all’altezza’

Evidenteme­nte soddisfatt­o il presidente Angelo Renzetti, che mette l’accento sulla prestazion­e dei suoi due nuovi “giganti”... «Covilo e Maric hanno dato fisicità alla squadra e stasera, contro uno Zurigo che ha due centrali molto forti fisicament­e e che salivano sulle palle ferme, si è sentita. Senza di

loro avremmo preso due o tre gol su calci piazzati. Le partite si possono vincere anche in questo modo e non per forza sempre solo con il gioco, è importante sapersi adattare a ogni avversario e ora abbiamo i mezzi per farlo». Il successo permetterà al presidente di passare tre settimane (fino al prossimo impegno di campionato) serene? «Io sono tranquillo, ma sono anche consapevol­e che quest’anno abbiamo la rosa più forte da quando sono presidente del Lugano e di conseguenz­a ho delle aspettativ­e alte, voglio vedere risultati all’altezza di questa rosa».

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TI-PRESS/GOLAY

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