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Prima Lugano, poi Zurigo. Ma quelle occasioni...

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Cambio di modulo per Abascal che è passato dalla difesa a 4 a quella a 3 con Yao, Maric e Daprelà. Esordio proprio davanti alla linea difensiva per il roccioso Covilo, mentre in attacco al posto di Ceesay (passato in settimana agli avversari di serata ma non ancora tesserato per i tigurini) è tornato Gerndt, supportato da Crnigoj (in panchina Junior). Per la prima mezz’ora non è successo praticamen­te nulla, anche se il Lugano si è fatto preferire gestendo maggiormen­te il pallone e perlomeno provando a costruire qualcosa. Un atteggiame­nto premiato (dopo una bella parata di Brecher su Mihajlovic e l’esterno della rete colpito da Gerndt) al 44’, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo l’esordiente Covilo (davvero un’ottima partita la sua) ci ha messo la testa spedendo il pallone alle spalle dell’estremo difensore zurighese. Nel secondo tempo si è ripresenta­to in campo tutto un altro Zurigo che ha subito messo sotto i padroni di casa e dopo qualche brivido dovuto più che altro alle indecision­i di Baumann, al 53’ ci è voluto un salvataggi­o in extremis di Mihajlovic per evitare il peggio, mentre al 63’ è invece stato Odey a non inquadrare la porta di testa. Così, nonostante qualche occasione di troppo sbagliata nel finale (clamorosa quella di Bottani) il Lugano ha festeggiat­o il suo secondo successo stagionale, il primo a Cornaredo.

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TI-PRESS/GOLAY È stato Gerndt a ricoprire il ruolo di prima punta

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