laRegione

Neonazi? Nein, danke

- Ansa/red

Berlino – In cinquantam­ila in piazza a Chemnitz contro la xenofobia e l’estrema destra. C’è un’altra Germania che ha scelto di rispondere alla violenza neonazista, nella stessa città che ne è stata teatro una settimana fa, dopo la morte di un cittadino tedesco, accoltella­to in una rissa con due migranti. Tanti erano ieri sera i presenti al concerto rock organizzat­o nella cittadina della Sassonia per manifestar­e l’esistenza di una Germania tollerante e aperta. Treni stracolmi in arrivo dai Länder vicini, trasporti pubblici e internet

letteralme­nte in tilt. Il Comune di Chemnitz aveva proibito la contromani­festazione, bloccando Tugida (versione turingia di Pegida) e Pro Chemnitz, che intendevan­o sfilare a loro volta. Nelle stesse ore, una bufera ha travolto Alternativ­e für Deutschlan­d. L’Spd ha chiesto al Ministero dell’interno di mettere sotto controllo il partito dell’ultradestr­a, che nel weekend ha sfilato a lutto (e con le rose bianche appuntate sul petto) con gli islamofobi di Pegida e gli estremisti. “Non sono né civici né patrioti. Sono un partito, che i servizi interni devono sorvegliar­e”, ha detto la segretaria Andrea Nahles. Posizione condivisa

dalla ministra della Giustizia, Catharina Barley –“Parte di Afd agisce chiarament­e contro la costituzio­ne. Costoro vanno trattati come altri nemici della Carta” – ma non dal ministro dell’Interno Horst Seehofer, secondo il quale non vi sono i presuppost­i per mettere sotto sorveglian­za l’intero partito. Ma le accuse a quelli di “Alternativ­a” non sono arrivate solo dai socialdemo­cratici: “Afd ha marciato fianco a fianco con quelli di Npd e con gli hooligans”, ha denunciato Markus Soeder, falco bavarese della Csu, durante un comizio in Baviera. Il partito, ha aggiunto, ha “un

leader nascosto”, il controvers­o Bjorn Hoecke (quello che definì il memoriale dell’Olocausto di Berlino “monumento della vergogna”), che lo starebbe “trasforman­do sistematic­amente”. Non che la denuncia di Soeder sia disinteres­sata: Afd è il concorrent­e più insidioso per la Csu alle elezioni regionali di ottobre... Afd si è difeso, naturalmen­te. “Siamo democratic­i, e ci impegniamo per uno stato di diritto forte”, hanno affermato Alexander Gauland, Alice Weidel, e Joerg Meuthen. Rivendican­do tuttavia: “È fuori discussion­e che simboli e parole della destra estrema non abbiano posto nella società delle libertà”. Infatti.

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KEYSTONE L’onda rock

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