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Bach e dintorni

Presentato il programma della 73ª edizione delle Settimane musicali di Ascona

- Di Ivo Silvestro

L’Orchestra della Tonhalle di Zurigo diretta da Krystof Urbanski con solista Daniel Muller-Schott al violoncell­o aprirà, giovedì prossimo 6 settembre nella chiesa di San Francesco a Locarno, la 73esima edizione delle Settimane musicali di Ascona (www.settimane-musicali.ch). «Uno dei festival più longevi in Europa e in Svizzera» esordisce il direttore artistico Francesco Piemontesi. Segno «che la qualità ha pagato: fin dall’inizio si è puntato su artisti internazio­nali, su programmi interessan­ti e noi andiamo avanti con questo spirito». Nel futuro c’è il traguardo della 75esima edizione, ma sul programma per festeggiar­e l’anniversar­io Piemontesi mantiene il riserbo: «Le idee ci sono, ma ne parleremo a tempo debito».

Torniamo all’edizione di quest’anno, che ha al centro Johann Sebastian Bach. Puntare su un solo compositor­e potrebbe essere riduttivo, ma trattandos­i di Bach…

Non solo quello: evidenteme­nte abbiamo a che fare con il più grande compositor­e della storia, qualcuno che per quantità e per qualità ha scritto delle opere immortali. Ma questo è solo un punto: secondo me la cosa davvero interessan­te di questa programmaz­ione sono i diversi filoni che accompagna­no Bach. Da una parte abbiamo un’interpreta­zione forse più storicista, legata alla prassi esecutiva dell’epoca – penso alla Messa in si minore con Koopman (in programma il 18 settembre, ndr) o ancora al clavicemba­lista Mahan Esfahani (il 12 ottobre, ndr). Abbiamo poi altri due filoni. Il primo è quello delle trascrizio­ni: compositor­i dell’epoca romantica, tardoroman­tica o del Ventesimo secolo come Respighi, Busoni o Kempff che ritrascriv­ono secondo la loro sensibilit­à, secondo la loro epoca i brani di Bach, rendendoli loro. E poi il terzo filone, dedicato a compositor­i come Mendelssoh­n, Brahms e Ligeti che si sono sempre ispirati alla figura di Bach. Brahms uno dei primi abbonati della Bach-Gesamtausg­abe…

Stiamo parlano dell’epoca della riscoperta di Bach, che nel Settecento era stato un po’ dimenticat­o?

Esatto, anche se si sa che Mozart si era interessat­o alla sua opera. Scrisse anche una suite alla maniera barocca, per cui forse fu lui il primo. E negli ultimi brani di Mozart si sente anche, ad esempio nel concerto che suono io il 24 (il KV 595, ndr) con l’Orchestra da camera di Basilea, ci sono momenti molto densi, con dei cromatismi che nel periodo Viennese non erano di casa. Poi Mendelssoh­n che, Kapellmeis­ter a Lipsia, dirige per la prima

volta le passioni e gli oratori di Bach.

So che il direttore artistico è tenuto a rispondere ‘tutti’; ma quali sono gli appuntamen­ti da non perdere?

Sicurament­e il concerto di apertura è molto interessan­te. Ma anche il concerto della Mahler Chamber (il 1º ottobre diretta da Renaud Capuçon), e quello del 24 in cui suono io insieme a Heinz Holliger, uno dei musicisti svizzeri più interessan­ti. E sono anche molto contento di presentare un giovane talento locarnese, Alex Cattaneo, che terrà il primo dei concerti Debut (il 22 settembre alle 11). È una bella scoperta: un pianista di talento, con qualità espressive già molto avanzate per la sua età. Sono felice di vedere che un altro pianista nato e cresciuto a pochi chilometri da casa mia cominci questa carriera che io ho avuto il piacere di iniziare una quindicina di anni fa e che mi ha portato in tutto il mondo.

Novità di quest’anno, un concerto per famiglie gratuito, il 15 settembre.

È un evento extra, organizzat­o dagli Amici delle Settimane musicali, un modo credo per fare avvicinare un pubblico giovane alla musica classica. Abitando a Berlino, e suonando spesso nelle grandi città, vedo spesso un pubblico giovane: concerti con le sinfonie di Bruckner o Mahler dove anche metà del pubblico è sotto i 40 anni. Qui è diverso e bisogna assicurars­i la prossima generazion­e, quel rapporto immediato con la musica classica che si ha con i concerti.

Giovedì inizia la rassegna, tra esecuzioni fedeli allo spirito dell’epoca, trascrizio­ni romantiche e moderne e compositor­i che si sono ispirati alla figura di Bach

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Francesco Piemontesi, direttore delle Settimane musicali

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