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LE MILIZIE

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7ª Brigata La formazione, originaria di Tarhuna, ha lanciato l’assalto contro Tripoli e il governo di unità nazionale. È nota anche come Kaniat, dal cognome dei fratelli che la guidano. Fino ad aprile era schierata con il governo Sarraj, che ne ha disposto lo scioglimen­to. Si propone di “ripulire Tripoli dalle milizie”, accusate di corruzione.

Gruppo Salah Badi Agli ordini di uno dei leader rivoluzion­ari di Misurata, divenuto celebre nel 2014 per l’attacco all’aeroporto di Tripoli, nell’ambito della Coalizione ‘Alba Libia’, collegata a Khalifa Ghwell. Secondo alcune fonti, sarebbe Badi la mente dell’attacco a Tripoli.

Misurata Molti combattent­i di Misurata si sono schierati con la 7ª Brigata, ma gran parte delle milizie risponde al Consiglio militare locale, schierato ufficialme­nte con il governo. Un’unità antiterror­ismo è stata dislocata a Tripoli, ma per difendere la prigione di Mitiga (dove sono rinchiusi molti terroristi dell’Isis).

Zintan È la milizia che cacciò Gheddafi da Tripoli nel 2011. Sconfitta nel 2014 da ‘Alba Libia’, si associò alla galassia anti-islamica guidata nell’Est da Khalifa Haftar. Formalment­e con il governo, sarebbe in realtà alleata della 7ª Brigata.

Forze pro-governativ­e Rada, salafita, è guidata da Abdel Rauf Kara. Conta oltre 1’000 uomini e ha svolto compiti di polizia nella capitale. Tiene l’area di Ain Zara, da dove ha tentato una controffen­siva. Alla Rada si affiancano gli uomini di Haithem Tajouri, alla testa della Brigata dei Rivoluzion­ari di Tripoli – la più grande della capitale – nota anche come “Prima Divisione” e gli alleati delle milizie Nawasi, gruppo islamista anti-Haftar e anti-Isis. Sul fronte di Abu Salim, teatro di violentiss­imi combattime­nti negli ultimi giorni, è operativa la ‘Forza centrale di sicurezza Abu Salim’.

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