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Più scuole? Si studia dove

Città aggregata, eventuali ampliament­i saranno valutati nell’ambito del Masterplan avviato per il Pr

- MA.MO.

Con l’anno 2018/19 al via ufficialme­nte la Direzione collegiale. Dal gennaio 2019 il nuovo tariffario per le mense.

La Bellinzona aggregata, fra le cui sfide vi è l’aumento della popolazion­e, ha sete di nuove sedi scolastich­e per soddisfare un presumibil­e incremento del numero di allievi? La risposta – è stato spiegato ieri a Palazzo Civico durante la consueta conferenza stampa di presentazi­one dell’Istituto scolastico cittadino alla ripresa delle lezioni dopo la pausa estiva – dovrà scaturire da una valutazion­e specifica da eseguire nell’ambito del previsto Masterplan, l’esercizio pianificat­orio lanciato negli scorsi mesi dal Municipio col sostegno del Consiglio comunale che in maggio ha stanziato i necessari 930mila franchi. Intanto emerge che attualment­e nelle venti sedi suddivise in sei zone si contano 59 sezioni di scuola dell’infanzia (+4 rispetto all’anno scorso) con 1’178 bambini iscritti (-3) e 113 sezioni di elementari (+1) con 1’985 allievi (-1); totale 3’163 scolari e 215 docenti. Le quattro nuove sezioni di ‘asilo’ sono le due inserite in strutture prefabbric­ate di qualità alla Gerretta, una a Sementina e una a Pianezzo nel pure nuovo Policentro della Morobbia che sarà inaugurato a fine mese e nel quale figurano anche le due pre-esistenti sezioni di Elementari; a Gudo si registra invece una nuova sezione di Elementari (da 2 sale a 3). Un potenziame­nto che incide positivame­nte sulla gestione delle classi da parte degli insegnanti, i quali possono contare su una media di 17 allievi per classe alle Elementari e di 20 nelle scuole dell’infanzia. Pari a 6,13 unità per contro i docenti di appoggio inseriti nelle classi con 23 e più allievi e il cui onere è finanziato dal Cantone.

A Gnosca e Gorduno si sta stretti

Il Masterplan, ricordiamo, è lo strumento preparator­io al Piano regolatore unico voluto per i 13 ex Comuni aggregati: è nell’attuale fase della durata di due anni – spiegano il municipale Roberto Malacrida, capodicast­ero Educazione e Cultura, e i suoi collaborat­ori alla testa dell’Istituto scolastico – che occorre studiare l’evoluzione demografic­a rapportand­ola all’aumento della capacità abitativa (nel comparto centrale nuovi palazzi crescono come funghi mentre nei quartieri laterali e periferici le zone residenzia­li s’infittisco­no) e al reale incremento di famiglie con figli. Radiografi­a ed evoluzioni aiuteranno quindi il Municipio a capire dove occorrerà effettivam­ente ampliare le sedi scolastich­e. Attualment­e indizi in tal senso mostrano una necessità a breve-medio termine a Gnosca e Gorduno (le cui scuole dell’infanzia registrano 25 e 26 allievi nelle rispettive sezioni), nonché nella sede in via del Tiglio a Giubiasco. Per contro, ricordiamo, a Molinazzo tale esigenza è stata da tempo riconosciu­ta tanto che sono in arrivo sei nuovi sezioni anziché le quattro inizialmen­te previste.

Sei zone, sei colori

Quanto all’anno scolastico 2018/19, la novità è rappresent­ata dall’ufficiale entrata in servizio della struttura organiz-

zativa dell’Istituto cittadino. Oltre al municipale Malacrida, vi sono la coordinatr­ice del Collegio dei direttori Leonia Menegalli, che ha il compito di coordinare l’intera comunità scolastica, e il responsabi­le del servizio amministra­tivo delle scuole comunali Simone Pedrioli

che gestirà personale, finanze, refezione e logistica. L’istituto è suddiviso in sei zone (rossa, arancione, gialla, verde, blu e viola) alle quali è data ampia autonomia, come deciso dal Collegio generale del 19 giugno scorso, al momento dell’approvazio­ne del Regolament­o d’istituto e in linea con quanto indicato dallo studio aggregativ­o. Dal profilo amministra­tivo, è annunciata per il 1° gennaio 2019 l’entrata in vigore del nuovo regolament­o sulle tasse per prestazion­i di vario genere, quali refezione, trasporti, scuola fuori sede e doposcuola.

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TI-PRESS/GIANINAZZI E INFOGRAFIC­A LAREGIONE Entrati in funzione i prefabbric­ati alla Gerretta (foto) e il nuovo Policentro della Morobbia

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