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Culla Arnaboldi in vendita Formula E, la Città ci prova

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Sei milioni di franchi: è la base di offerta minima che dovranno presentare gli interessat­i ad acquistare l’immobile che ha ospitato fino a una trentina di anni fa la culla Arnaboldi a Molino Nuovo. Il concorso pubblico di vendita è stato pubblicato sul Foglio ufficiale di ieri. Le offerte sono da presentare entro venerdì 19 ottobre alle 17, in busta chiusa e per iscritto allo studio del notaio Alfio Mazzola. Si tratta di un pezzo di storia locale. L’asilo ha ben 110 anni. I coniugi Arnaboldi avviarono il progetto nel 1907 concretizz­ato nell’anno successivo. Come si è giunti alla decisione di vendere il sedime? «La vendita è dettata da ragioni economiche scelte proprio per consentire la continuazi­one dell’attività dell’asilo, spero il più a lungo possibile – risponde Marco Schiavi, presidente del Consiglio di fondazione Asilo di maternità Vincenzo Arnaboldi –. Dopo il cambiament­o della legge sulle famiglie, entrata in vigore nel 2007, non abbiamo fatto altro che registrare bilanci in rosso. Nonostante i vari risparmi e i tentativi di farci bastare i contributi cantonali e comunali, a malincuore la fondazione ha deciso di cedere un bene prezioso storicamen­te». L’attività del centro Infanzia Arnaboldi in via Ronchi a Molino Nuovo continua. Ancora Schiavi: «Dovessero, come è stato promesso più volte, modificare i sussidi per aiutare le fondazioni come la nostra – sono sei gli asili storici in Ticino, tutti nelle stesse difficoltà economiche – noi potremmo avere i bilanci non così in rosso e non dovremmo reperire soldi per poter far funzionare l’attività dell’asilo». A.R. Niente corsa di auto elettriche di Formula E l’anno prossimo a Zurigo. L’esecutivo cittadino ha deciso di non rilasciare l’autorizzaz­ione a causa delle altre grandi manifestaz­ioni previste fra un anno. La prossima edizione della corsa potrà tenersi al più presto nel 2020. Il circuito dovrà essere comunque trasferito dalle vicinanze del Lungolago. Ora l’organizzaz­ione ha contattato i Municipi di Berna e Lugano. «Abbiamo avuto due incontri, l’ultimo mercoledì scorso – spiega il sindaco di Lugano Marco Borradori –. Ci hanno cercato loro e di principio siamo pronti a entrare in materia, ponendo una serie di condizioni e riserve piuttosto rigide». Non c’è l’interesse di tre anni fa? «Il circuito sarebbe già omologato ma visto quanto capitato a Zurigo, dove tutto non è filato liscio e considerat­o che una decisione non farebbe l’unanimità, valuteremo prossimame­nte». Lo scorso 10 giugno la prima corsa automobili­stica di Formula E in Svizzera dopo il 1954 ha attirato a Zurigo oltre 100’000 spettatori. La manifestaz­ione non ha però raccolto solo consensi: abitanti ed esercenti del quartiere di Enge, dove la competizio­ne si è svolta, hanno lanciato una petizione per chiedere che un simile evento non si ripeta. Dopo aver valutato i pro e i contro, il Municipio è arrivato alla conclusion­e che la zona del circuito non è adatta: le strade e le vie laterali sono risultate troppo strette e le ripercussi­oni per gli abitanti troppo importanti, a causa della grande quantità di materiale necessario per allestire il circuito e le passerelle per il pubblico. Da qui, la decisione di non rilasciare l’autorizzaz­ione per il 2019. A.R.

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L’attuale sede dell’Asilo

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