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Pasture, è fase transitori­a

Pubblicata a Novazzano la domanda di costruzion­e per il Centro d’asilo, versione temporanea Lo stabile delle Ffs farà posto a 220 letti, mensa e servizi. Previsti, però, anche tre piani di moduli prefabbric­ati.

- Di Daniela Carugati

Recapitato il 24 agosto scorso il classifica­tore giunto sul tavolo del Municipio di Novazzano era atteso e promette una documentaz­ione imponente. A prima vista non ha un’aria tanto provvisori­a, come è invece nello spirito dell’intervento annunciato dalla Sem, la Segreteria di Stato della migrazione. In realtà la sostanza dei lavori – la trasformaz­ione dello stabile Ffs in zona Pasture nel Centro federale d’asilo transitori­o – sta tutta in poco più di quattro paginette di relazione tecnica. Il progetto, del resto, è chiaro da tempo: dare un alloggio temporaneo ai richiedent­i l’asilo a partire dal 2019 e per i successivi 5 anni (al massimo). La soluzione, come motivato a più riprese dalla stessa Sem una volta caduta in votazione l’opzione principale di Losone, darà modo di centrare pure in Ticino gli obiettivi della nuova Legge sull’asilo (in vigore dalla primavera prossima). Una necessità che ha obbligato la Confederaz­ione a mantenere aperto altresì l’attuale struttura di Chiasso con i suoi 134 letti. Chi è interessat­o a tuffarsi nel dossier, fitto di perizie e analisi (soprattutt­o tecniche), lo potrà fare fino al 4 ottobre recandosi all’Ufficio tecnico di Novazzano. L’edificio delle Ferrovie, infatti, è sul territorio di questo Comune, mentre il futuro Centro d’asilo sconfinerà anche su Balerna. D’altro canto, quella in pubblicazi­one da ieri non è la ‘solita’ domanda di costruzion­e. E se la missione di Berna non si discute, il tema tocca corde sensibili; tanto da non poter escludere possibili opposizion­i. Non a caso il 25 settembre sarà organizzat­a una serata pubblica a vantaggio dei cittadini di Novazzano, Balerna e Chiasso. Mentre si stanno già definendo le date per un incontro con i confinanti. Basta un’occhiata alle planimetri­e per rendersi conto che i servizi federali non hanno lasciato nulla caso. Le analisi dell’impatto sul territorio e sull’ambiente del cambiament­o d’uso della costruzion­e – dall’esame fonico al piano antincendi­o, passando per riscaldame­nto e impianti – non fanno, poi, che confermare la perizia del progetto. Certo lo stabile in muratura, su tre livelli fuori terra e uno interrato (dove troveranno posto lavanderie, spogliatoi del personale e magazzini), non basterà a soddisfare le esigen-

ze di un Centro d’asilo – che nella sua versione definitiva sarà realizzato ex novo –; così si è deciso di aggiungere, sul lato est, dei corpi prefabbric­ati su 3 piani, da collegare allo stabile. Una scelta, quella dei container da adibire alle infrastrut­ture per la sicurezza (guardiola e cella di isolamento comprese), la preparazio­ne dei pasti e i servizi sanitari (nella globalità dimensiona­ti come fosse una caserma), motivata dalla volontà di “ridurre al minimo i costi e velocizzar­e i tempi di esecuzione”.

Quotidiani­tà dentro le mura

La quotidiani­tà, in ogni caso, si consumerà tutta dentro le mura. È lì che si concentrer­anno

i dormitori – 100 posti letto al primo piano, 120 al secondo – i refettori e il locale sanitario. Ma non mancherann­o nemmeno il chiosco, una sala giochi per i bambi, uno spazio multiuso e una camera per disabili inserita in uno spazio senza barriere architetto­niche. Il terzo piano, invece, sarà riservato al personale e alla direzione. Non si trascurerà neanche l’area esterna. Lungo il lato ovest dell’edificio, ombreggiat­o da alcune alberature (in vaso), saranno creati una zona di svago per i piccoli e un campo da gioco. A completare i lavori in coincidenz­a con la facciata a est – dove troveranno collocazio­ne i moduli prefabbric­ati – si ricaverann­o 11 posteggi, per lo più per i dipendenti. La riconversi­one a cui sarà sottoposto l’immobile non impedirà, esaurita la fase transitori­a, di restituire il volume, non trascurabi­le – oltre 10mila metri cubi fuori terra e 2’800 interrati –, ai bisogni del Centro che ne farà una struttura amministra­tiva.

Fissate le scadenze

Nell’attesa, si sono misurati anche i decibel per assicurare che la presenza del Centro provvisori­o non farà... rumore: nessun disturbo, insomma, per il vicinato. In realtà, l’eco di quell’insediamen­to non è stato sin qui tanto silenzioso. Cadenzate le scadenze, il Municipio locale avrà più di un mese (fino al 19 ottobre) per dire la sua.

 ?? TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE ?? Ora non resta che misurarsi con la tempistica­Dal 2019 sarà attivata una fase transitori­a. Durerà al massimo5 anni Il Centro definitivo sarà disponibil­e al più tardi entrogiugn­o 2023L’attuale stabile delle Ffs farà spazio a 220 posti letto 134che si sommeranno ai del Centro di registrazi­one e procedura di ChiassoSul fronte del personale saranno105­i posti di lavoro All’edificio, adattato alle necessità, si uniranno dei moduli prefabbric­ati su tre piani per le attività di sicurezza, la preparazio­ne dei pasti e i servizi All’esterno sono previsti un campo giochi, un’area di svago per i bambini e 11 posteggiIl Piano sicurezza prevede un presidio 24 ore su 24 un piano di evacuazion­e un piano di emergenza la regolament­azione dell’accesso un sistema di videosorve­glianza una recinzione provvista di filo spinato
TI-PRESS/INFOGRAFIC­A LAREGIONE Ora non resta che misurarsi con la tempistica­Dal 2019 sarà attivata una fase transitori­a. Durerà al massimo5 anni Il Centro definitivo sarà disponibil­e al più tardi entrogiugn­o 2023L’attuale stabile delle Ffs farà spazio a 220 posti letto 134che si sommeranno ai del Centro di registrazi­one e procedura di ChiassoSul fronte del personale saranno105­i posti di lavoro All’edificio, adattato alle necessità, si uniranno dei moduli prefabbric­ati su tre piani per le attività di sicurezza, la preparazio­ne dei pasti e i servizi All’esterno sono previsti un campo giochi, un’area di svago per i bambini e 11 posteggiIl Piano sicurezza prevede un presidio 24 ore su 24 un piano di evacuazion­e un piano di emergenza la regolament­azione dell’accesso un sistema di videosorve­glianza una recinzione provvista di filo spinato

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