Tra piani d’azione, una ‘hotline’ e gruppi di lavoro
Una recinzione alta 2 metri e mezzo, in cima il filo spinato, e obiettivi puntati: l’area sarà delimitata e videosorvegliata. Il Centro, insomma, verrà presidiato 24 ore su 24; e l’accesso (e l’uscita), dall’unico cancello, sarà controllato (dalla guardiola) a vista. La sicurezza a Pasture non sarà cosa da poco. Tant’è che la Sem ha già pronto un piano d’azione “a tutto campo”. Perché la sicurezza, motiva, verrà declinata per i richiedenti l’asilo, l’‘esercizio’ della struttura e, appunto, gli aspetti “dell’ordine e della sicurezza pubblici”. La strategia è ‘top secret’ (o meglio “confidenziale”), ma le linee sono state illustrate alle autorità toccate dal progetto. La Segreteria di Stato della migrazione, comunque, non lo nasconde: a giocare un ruolo molto importante sarà altresì la “buona collaborazione con le organizzazioni locali di pronto intervento”. È con le parole stesse della Sem che il Municipio di Balerna, nelle settimane scorse, ha risposto alle sette domande messe in fila dal consigliere comunale della Lega Gianfranco Sartori, in cerca di “garanzie” per la popolazione. Quegli stessi cittadini che potranno trovare ‘conforto’ in una ‘hotline’, “disponibile in permanenza”, che farà da collegamento con il Centro federale d’asilo. L’informazione, si riconosce, risulta essere “essenziale”. Come sarà utile per i Comuni poter contare su un gruppo di accompagnamento, dopo che nella fase di avvicinamento ci si è seduti a un tavolo (sempre a gruppi) per discutere del progetto, incluso un “concetto di sicurezza per il territorio” che, conferma l’esecutivo, “sarà sottoposto alla Confederazione anche per l’ottenimento dei rispettivi finanziamenti”. Tutto questo per il Centro definitivo; per quello provvisorio, annota l’autorità locale, la questione “necessita di essere ancora approfondita”. In ogni caso, Berna intende farsi trovare pronta a fronteggiare un eventuale aumento della pressione migratoria anche in futuro, ribadisce la Segreteria. È vero, spiega, che si è constatata una diminuzione costante delle domande d’asilo nel 2016, ma “la situazione migratoria in Europa resta volatile”.