Al via con giustificate ambizioni
Svizzera a caccia di medaglie alla rassegna iridata di Lenzerheide
Chi schierare nella prova a squadre d’apertura? In che ordine? Con quale tattica affrontare le gare? Sono i dettagli a dover essere affinati alla vigilia dei Mondiali di mountain bike di Lenzerheide, in programma da oggi a domenica nella località grigionese (attesi circa 30’000 spettatori). Il grosso del lavoro, Swiss Cycling lo ha infatti già effettuato negli scorsi cinque anni, nei quali ha portato avanti un progetto volto ad arrivare all’appuntamento casalingo nel miglior modo possibile. E la missione sembrerebbe essere compiuta, visto che gli atleti elvetici si presenteranno al via delle varie gare con giustificate ambizioni di medaglia: nel downhill, i fari saranno puntati in particolare su Emilie Siegenthaler, terza proprio a Lenzerheide nella prova di Coppa del mondo dello scorso anno; nel cross-country, i padroni di casa hanno i mezzi di salire sul podio praticamente in ogni prova. Nonostante l’imprevedibilità legata soprattutto a forature e guasti meccanici, Nino Schurter e Jolanda Neff nella prova olimpica, così come Sina Frei negli U23, sembrano un passo davanti a tutti. E, dietro a loro ci sono tanti altri elementi in grado di rivaleggiare con i migliori delle altre nazioni. Tra di essi, anche il ticinese Filippo Colombo (U23), che non sarà però l’unico rappresentante del nostro cantone impegnato nei Grigioni, visto che nella prova di downhill U19 sarà al via il losonese Stefano Moser. L’obiettivo di Swiss Cycling? «Calcolando la pressione di correre in casa, saremmo contenti con 5 o 6 medaglie», ha spiegato il capo allenatore Thomas Peter. Un anno fa alla rassegna iridata in Australia le medaglie erano state otto, di cui quattro d’oro.