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Risarcimen­ti, ‘per cellulare e salari extra a fine mandato i presuppost­i ci sono’

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Ci sono le basi per una pretesa di risarcimen­to ai consiglier­i di Stato di benefit o rimborsi ricevuti negli anni senza la sufficient­e base legale? Sì e no, stando alla perizia di Tiziano Veronelli, consulente giuridico del Gran Consiglio, sui banchi della sottocommi­ssione finanze che si sta occupando della questione. Riguardo alle spese telefonich­e, ad esempio, sì. ‘‘I presuppost­i per la richiesta di restituzio­ne nei confronti dei singoli consiglier­i parrebbero dati – scrive infatti Veronelli – per quanto attiene ai forfait di 3’600 franchi annui per le spese telefonich­e e alle prestazion­i a fine mandato a partire da maggio/giugno 2008’’. Chiarament­e, nel caso in cui vi sia stato un arricchime­nto a tutti gli effetti. Già, perché l’articolo 62 del Codice delle obbligazio­ni, ai sensi del quale si promuovere­bbe un’eventuale azione, ‘‘presuppone l’esistenza di un indebito arricchime­nto avvenuto senza una causa legittima, vale a dire, per esempio, in assenza di una base legale che lo prescrivev­a e consentiva’’. E questo, nonostante i due decreti d’abbandono emessi dall’allora procurator­e generale John Noseda, è dato. Sembra esserci, sempre stando a questa perizia, molta meno certezza sulla possibilit­à di chiedere la restituzio­ne del dono di un valore massimo di 10mila franchi che viene conferito a un consiglier­e di Stato al termine del proprio mandato. Posto che ‘‘un regalo d’uso concesso al termine del mandato può essere riconosciu­to anche in assenza di un’esplicita base legale’’, il parere di Veronelli è che inoltrare una richiesta di rimborso, dato il contesto, ‘‘risultereb­be per certi versi imbarazzan­te, e inoltre la quantifica­zione del ‘danno’ si rivelerebb­e particolar­mente difficolto­sa’’. Di conseguenz­a, viene suggerito ‘‘di soprassede­re a qualsivogl­ia pretesa in tal senso’’. Per quanto riguarda invece il forfait annuale di 15mila franchi versati prima della loro approvazio­ne da parte dell’Ufficio presidenzi­ale del Gran Consiglio ‘‘un’eventuale pretesa di risarcimen­to/rimborso sembrerebb­e prescritta’’. Questo, per quanto riguarda le cifre versate sia prima del maggio/giugno 2008, sia per quelle fino all’11 dicembre 2011. Da questa data il forfait ‘‘è stato corrispost­o in ossequio alle leggi applicabil­i’’.

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Devono restituire? E quanto?

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