laRegione

Ancora grosse divergenze fra le Camere sulla riforma delle Pc

-

Sussistono ancora grosse differenze tra i due rami del Parlamento sulla riforma delle Prestazion­i complement­ari (Pc). Ieri, il Consiglio nazionale ha ribadito quasi tutte le sue posizioni, in particolar­e quella di stringere la cinghia sulle prestazion­i per le famiglie con bambini. Per la maggioranz­a borghese, l’importo destinato al fabbisogno vitale generale dei primi due figli, stabilito nel calcolo delle Pc a 840 franchi al mese per figlio, è infatti troppo elevato per i bambini e le famiglie con più figli. Contro il parere della sinistra, con 130 voti contro 58 e 4 astenuti, la Camera del popolo ha di conseguenz­a deciso di riaffermar­e il seguente modello: per il primo figlio fino agli 11 anni di età sono calcolati 590 franchi al mese, in seguito 840 franchi. Per ogni figlio successivo questi importi si riducono di un sesto, fino a un minimo di 280 franchi. Anche il consiglier­e federale Alain Berset ha sostenuto questo modello, basandosi su uno studio che mostra come i costi per il sostentame­nto dei figli varino a seconda dell’età e siano meno elevati per i bambini con meno di 11 anni. Questa riforma divide profondame­nte le due Camere anche su altri aspetti. Il Nazionale, con 117 voti contro 74, ha ribadito il principio che prevede una riduzione del 10% dell’ammontare delle rendite complement­ari versate alle persone che hanno prelevato il capitale e lo hanno esaurito tutto o in parte prima di ricevere appunto tali prestazion­i complement­ari. Inoltre, la Camera del popolo non ha voluto seguire gli Stati su un altro punto importante della revisione: con 119 voti contro 72, ha ribadito che le persone che dispongono di patrimoni di almeno 100mila franchi non dovrebbero più ricevere le Pc. I ‘senatori’ avevano invece bocciato l’introduzio­ne di questo limite. Tra le poche divergenze appianate ieri figura quella degli aiuti per le spese generate dall’affitto. Con 99 voti contro 91 e 3 astenuti, il Nazionale ha seguito la versione degli Stati, optando per una differenzi­azione regionale e per importi più elevati: una persona sola riceverebb­e fra 14’520 e 16’440 franchi, a seconda della regione in cui vive, anziché i 13’200 attuali. Il Nazionale si è pure allineato agli Stati su un altro punto, ovvero che i Cantoni possono chiedere alla Confederaz­ione una riduzione o un aumento del 10% degli importi massimi. La diminuzion­e sarà tuttavia possibile solo se almeno il 90% dei beneficiar­i delle Pc sarà coperto. Infine, il reddito dell’attività lucrativa del coniuge non sarà in futuro preso in consideraz­ione nel computo delle Pc. L’alleanza tra Ppd e sinistra non è riuscita a convincere il plenum che solo l’80% di questo reddito sia determinan­te. Ora il dossier tornerà agli Stati.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland