La vendetta di Donald Trump sui palestinesi Chiusa la sede dell’Olp a Washington
Washington – Puntuale la vendetta di Trump sui palestinesi. La Casa Bianca ha disposto ieri la chiusura della sede Olp a Washington, attiva dal 1994. Motivo: l’indisponibilità dell’organizzazione ad avviare passi “per far avanzare l’avvio di diretti e significativi negoziati con Israele”. La leadership palestinese – sostiene il Dipartimento di Stato con un linguaggio da ‘1984’ – ha condannato “il piano di pace Usa che non ha ancora visto e si è rifiutata di impegnarsi con gli Usa rispetto agli sforzi di pace”. C’è anche un’altra ragione: “I tentativi palestinesi di spingere la Corte penale internazionale ad aprire un’indagine su Israele” per la sua politica nei confronti di Gaza. “Siamo stati ufficialmente informati che l’amministrazione statunitense – ha spiegato Saeb Erekat, segretario generale dell’Olp, all’agenzia Wafa – chiuderà l’ambasciata a Washington per punirci del fatto che noi continuiamo a lavorare con la Corte penale internazionale contro i crimini di guerra israeliani”. E non è andato lontano dal vero. Poche ore dopo, il consigliere per la Sicurezza nazionale John Bolton ha lanciato un attacco senza precedenti contro la Corte penale internazionale dell’Aja. “Se la Corte se la prende con noi, con Israele o altri alleati degli americani – ha minacciato – vieteremo l’ingresso negli Usa a giudici e procuratori, infliggeremo sanzioni contro i loro beni nel sistema finanziario americano, e avvieremo procedimenti contro di loro nel nostro sistema giudiziario.