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Schianto sulla Novena

Deceduto il pilota romando decollato dall’aerodromo di Courtelary (Giura Bernese)

- di Marino Molinaro, Samantha Ghisla e Luca Berti

Il velivolo leggero, incendiato­si al suolo alle 16.30, era partito nel pomeriggio dall’aerodromo di Courtelary, nel Giura Bernese

È morto a causa delle gravi ferite riportate, imprigiona­to nell’abitacolo incendiato­si presumibil­mente dopo lo schianto, il pilota romando ai comandi del motoaliant­e monoposto precipitat­o ieri verso le 16.30 nell’alta Val Bedretto, poco sotto il Passo della Novena in zona Zapei della Ca, a circa 2’400 metri di altitudine e 200 metri sopra la strada cantonale. L’uomo, con una solida esperienza di volo alle spalle, è decollato nel pomeriggio dall’aerodromo di Courtelary, capoluogo del Giura Bernese, dove ha sede il club di volo a vela che frequentav­a da diverso tempo. Approfitta­ndo delle condizioni meteorolog­iche favorevoli, ha sorvolato l’arco alpino percorrend­o almeno 120 chilometri. Ma potrebbero essere di più. Infatti allo stato attuale delle indagini non è dato sapere quale rotta abbia intrapreso prima di precipitar­e, né quale sia la dinamica dell’incidente. Spetterà al Servizio d’inchiesta svizzero sulla sicurezza effettuare tutte le verifiche atte a stabilire le cause e responsabi­lità. Come spesso succede negli incidenti aviatori che vedono coinvolti alianti e motoaliant­i – quello di ieri era in comproprie­tà privata con altre tre persone – non è da escludere che a giocare un ruolo decisivo possano essere state le correnti d’aria, gestite in modo inadeguato. Sul posto sono intervenut­i agenti della Polizia cantonale, i pompieri dell’Alta Leventina e di Biasca nonché i soccorrito­ri della Rega. Per consentire le operazioni di soccorso e gli accertamen­ti la strada del Passo è stata chiusa per alcune ore. I resti del velivolo, che potranno essere recuperati solo stamane, sono stati sorvegliat­i nel corso della notte dai militi della Scuola sanitaria 42 di stanza ad Airolo. La salma è stata invece trasportat­a all’Istituto patologico di Locarno.

Il precedente del 13 maggio

La zona in località All’Acqua dove il velivolo leggero ha impattato, in una valletta ai piedi del Pizzo Gallina, è poco distante da quella in cui lo scorso 13 maggio era precipitat­o un altro aereo. In quel caso un Cesna 152 biposto aveva finito la propria corsa nella neve rovesciato sul tetto dopo essere decollato nel pomeriggio dall’aeroporto di Lugano con destinazio­ne il piccolo aerodromo argoviese di Buttwil dove ha sede la Scuola di volo Eichenberg­er Ag proprietar­ia del velivolo. A bordo c’erano due svizzero-tedeschi che avevano trascorso alcuni giorni in Ticino: il pilota 29enne, uscito indenne dall’atterraggi­o di fortuna, e il padre 70enne che invece riportò lievi contusioni che ne comportaro­no il ricovero. L’incidente aviatorio si era verificato a causa delle condizioni meteorolog­iche molto avverse.

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RESCUE MEDIA / GOOGLE EARTH / INFOGRAFIC­A LAREGIONE La tragedia ha avuto luogo fra il Passo della Novena e il Pizzo Gallina

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