Lavoro e reati, Procura e Polizia già organizzate
Istituire una ‘Sezione del lavoro’ in seno al Ministero pubblico e una ‘Brigata del lavoro’ all’interno della Polizia cantonale? Magistratura inquirente e forze dell’ordine sono già sufficientemente organizzate e attrezzate per il perseguimento degli illeciti nel mondo del lavoro e quindi per contrastare anche la ‘malaedilizia’. È quanto in sostanza afferma il Consiglio di Stato a proposito della (duplice) proposta avanzata dai deputati Ppd Giorgio Fonio e Lorenzo Jelmini. Il governo invita pertanto il Gran Consiglio a respingere la mozione dei due sindacalisti Ocst. Il procuratore generale, scrive il Consiglio di Stato, “ha rilevato che da lungo tempo il Ministero pubblico si occupa, nell’ambito dei reati economico-finanziari, di procedimenti per reati connessi al caporalato, all’usura, allo sfruttamento della manodopera, al lavoro nero e ai fallimenti”. Istituire in seno alla magistratura inquirente “un’apposita area specializzata” implicherebbe, prosegue il governo, “una settorializzazione accresciuta dell’attività all’interno del Ministero pubblico, ciò che non è auspicato a livello organizzativo per questioni di efficienza operativa”. Il consolidamento della struttura organizzativa esistente con i correttivi posti dal nuovo pg Andrea Pagani “permetterà di raggiungere gli obiettivi” indicati dai mozionanti. Peraltro già oggi, continua il Consiglio di Stato, si tiene conto delle “interconnessioni” tra le varie infrazioni e grazie al contributo degli analisti della Sezione reati economico-finanziari della Polcantonale e dei membri dell’équipe che al Ministero pubblico si occupa dei reati in questione, “si riesce a far fronte al fenomeno”. Non solo: “Per altre tipologie di reati legate a settori specifici, il Ministero pubblico ha da tempo indicato delle procuratrici e dei procuratori di riferimento, in modo da garantire il giusto approfondimento tecnico della materia”, annota l’Esecutivo. Che invita il Gran Consiglio a respingere anche la richiesta di introdurre una “Brigata del lavoro” in Polizia, ricordando fra l’altro l’avvenuta riorganizzazione della Gendarmeria e la collaborazione tra la Cantonale e, per esempio, l’Ispettorato del lavoro.