‘Ingiustificata’ la chiusura del campo di via Regina
‘No’ del mondo cattolico comasco alla chiusura del ‘Campo Cappelletti’ (il centro governativo di via Regina Cappelletti). Lo ha fatto con una lunga e argomentata lettera aperta, inviata a governo e istituzioni locali e firmata da quindici associazioni, guidate dalla Caritas diocesana, attive sul territorio. “Considerata la collocazione geografica di Como, con l’attrattiva del passaggio verso Nord, che continuerà con o senza Campo, e le modalità di gestione interna, non riteniamo giustificata la chiusura di via Regina”. Per far capire che il campo non deve chiudere viene posto l’accento sul fatto che “negli ultimi due anni dalla città sono transitati 60mila richiedenti l’asilo. Il campo ha dato accoglienza a quasi ottomila migranti: fra questi oltre un migliaio di bambini non accompagnati”. Il giudizio negativo è netto poiché le “esigenze di interesse pubblico continuano a sussistere” e inoltre “riteniamo ipocrita sfruttare le competenze di cittadini, associazioni e volontari, quando serve. Per poi ignorarli e non interpellarli e non ascoltarli prima di operare scelte che intaccano la vivibilità della stessa città”. Le associazioni che hanno firmato la lettera riportano poi le riflessioni di papa Francesco, scrivendo che “chi dice di credere in Dio e non vede suo fratello, inganna se stesso. Non si può continuare a dirsi cattolici e venire contraddetti dalle nostre esplicite scelte”. Poi, l’affondo. Il mondo cattolico comasco conclude la lettera scrivendo che “crediamo sia da sanare una cultura di rabbia e diffidenza, di indifferenza verso le condizioni di vita di tanti fratelli, in tante parti del mondo, sfruttati e scartati per giustificare i nostri stili di vita e la nostra ricchezza. Non vorremmo ritrovare questo malessere, anche in chi ha deciso di dedicare il proprio tempo al governo della città, alla vita politica o al funzionamento delle istituzioni dello Stato, e così vanificare le collaborazioni fin qui maturate”. Infine, la richiesta. Vale a dire che “il Campo Cappelletti continui a svolgere il suo servizio e che sia sempre desta l’attenzione a tutti i bisogni della città e di chi la vive”. M.M.