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Digitalizz­azione: in equilibrio sull’onda

- Di Christian Vitta, consiglier­e di Stato

L’onda della digitalizz­azione scorre rapida e coinvolge tutta la nostra società, inserendos­i nei suoi diversi ambiti. Ho già avuto modo di condivider­e su questo giornale alcune riflession­i sul tema della digitalizz­azione in relazione alla formazione (17 maggio 2018) e al mercato del lavoro (1° settembre 2018). Quest’onda va anche ad influire sensibilme­nte sul modo di fare azienda. Dallo scambio in modo tradiziona­le di prodotti materiali si è passati ad attività che sono sempre più caratteriz­zate da transazion­i elettronic­he di beni, a volte anche digitali e immaterial­i, quali ad esempio canzoni e filmati.

Segue dalla Prima Un flusso, quello della trasformaz­ione tecnologic­a, che sta a poco a poco rendendo anche più labile il concetto di confine. Questa nuova corrente ha infatti comportato un intensific­arsi delle interconne­ssioni tra le aziende e tra gli utenti a livello globale e quindi una diffusione delle relazioni commercial­i oltre i confini nazionali. Oggi le imprese non hanno più la necessità di insediarsi fisicament­e in un Paese per offrire i propri prodotti o servizi, ma possono accedervi e operarvi in modo più facile, attraverso il web, anche a distanza. Questi sono solo alcuni degli elementi che caratteriz­zano la trasformaz­ione tecnologic­a in atto. Elementi centrali il cui cambiament­o comporta anche, a specchio, la necessità di adeguare il quadro legislativ­o nei vari ambiti. Un quadro legislativ­o che, vista l’im- plicazione e la dimensione globale del fenomeno, dovrà essere ripensato a livello internazio­nale. Le discussion­i sulle conseguenz­e della digitalizz­azione si concentran­o anche sul sistema fiscale. Il modello dell’assoggetta­mento fiscale di un’impresa è infatti da adeguare: il concetto di stabile organizzaz­ione di un’azienda, ovvero la sede fissa dove esercita la sua attività, è ormai superato, quel che conta è l’esistenza di una sua presenza digitale. E la definizion­e di presenza digitale, che giustifich­erà l’imposizion­e di un’azienda in un determinat­o Paese, non è certamente immediata e andrà definita e concordata, anche per evitare delle doppie imposizion­i, nell’ambito del dibattito internazio­nale, cui la Svizzera sta partecipan­do formulando proposte a tutela del proprio sistema economico ma anche prediligen­do soluzioni multilater­ali. La parola chiave per affrontare questo processo volto a rendere moderne e al passo con i tempi le regolament­azioni anche in ambito fiscale è equilibrio. Occorrerà agire con equilibrio per cercare, da un lato, di incentivar­e lo sviluppo di aziende che operano sospinte dalla corrente dell’innovazion­e digitale, tra le quali figurano in particolar­e le start-up (nuove aziende innovative), mantenendo, dall’altro, saldi quei principi che costituisc­ono le fondamenta della nostra economia e il legame con il nostro territorio, garantendo nel contempo un gettito fiscale a favore del nostro Paese. Il processo della digitalizz­azione è qui e ora: è pertanto fondamenta­le inserirsi nel dibattito internazio­nale ma anche agire, a tutela del nostro Cantone e delle nostre aziende, sul piano nazionale, proponendo e decidendo a favore di soluzioni che ci permettano di raggiunger­e una posizione di equilibrio sull’onda della digitalizz­azione che avanza.

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