laRegione

Un crash tra Mosca e Kiev

La Russia accusa: nel 2014 furono gli ucraini ad abbattere il volo Mh17 nei cieli del Donbass Il presidente Petro Poroshenko ha firmato il decreto che cancella il Trattato d’amicizia tra i due Paesi, già cancellato dai fatti

-

Mosca/Kiev – Sono stati loro. La Russia ha accusato ieri l’Ucraina di essere responsabi­le dell’abbattimen­to del volo Mh17, il 17 luglio 2014 nei cieli del Donbass, mentre la crisi nelle regioni separatist­e conosceva i giorni più violenti. Si tratti o no di coincidenz­a, nelle stesse ore, il presidente ucraino Petro Poroshenko ha firmato il decreto di abbandono del Tratto di amicizia con Mosca, firmato nel 1997. Non tornano a volare le bombe, da una parte e dall’alta della frontiera, ma insomma. Il ministero della Difesa russo ha ribaltato ieri le conclusion­i del Joint Investigat­ion Team a guida olandese (il Boeing abbattuto era partito da Amsterdam), secondo cui l’aereo fu colpito da un missile Buk fornito ai separatist­i del Donbass dalle forze armate russe. Lo stesso ministero ha affermato di aver dimostrato in modo “inconfutab­ile” che il razzo non solo appartenev­a all’esercito ucraino ma era nelle disponibil­ità di una unità regolare coinvolta proprio nell’operazione militare in Donbass. “L’Ucraina – ha dichiarato il portavoce del ministero Igor Konashenko­v, in una conferenza stampa – è responsabi­le non solo per la tragedia ma anche per aver manipolato le indagini internazio­nali”. La prova risiedereb­be in due numeri di serie trovati sui frammenti del razzo, pubblicati dal team internazio­nale che ha lavorato all’inchiesta olandese, che ricondurre­bbero agli arsenali ucraini. Inoltre, sostiene Mosca, i video che avrebbero dimostrato la provenienz­a russa degli ordigni sarebbero stati dei falsi. Mentre in una intercetta­zione audio risalente al 2016, un alto ufficiale ucraino ammettereb­be implicitam­ente la responsabi­lità delle forze armate di Kiev. Naturalmen­te, l’Ucraina ha respinto le accuse liquidando­le come l’ennesimo “fake malriuscit­o” del Cremlino. Non è invece un falso l’ufficializ­zazione dell’insanabile rottura tra i due Paesi voluta da Poroshenko con la cancellazi­one del Trattato d’amicizia. Il documento era stato firmato a Kiev il 31 maggio del 1997 dagli allora presidenti di Ucraina e Russia, Leonid Kuchma e Boris Eltsin. In quel periodo la Nato cominciava a espandersi a Est sollevando la preoccupaz­ione di Mosca. Il Trattato di amicizia dichiarava che le relazioni tra Kiev e Mosca si basavano su una “partnershi­p strategica”. Sanciva, inoltre, il rispetto dell’integrità territoria­le dei due Paesi e “l’inviolabil­ità dei relativi confini”. Ma la Russia nel 2014 ha annesso la Crimea e notoriamen­te sostiene militarmen­te i separatist­i del Donbass in guerra. Mentre la Nato è a un passo da Kiev. Parlare di ‘amicizia’ sembra in effetti un anacronism­o.

 ?? KEYSTONE ?? Sono stati loro
KEYSTONE Sono stati loro

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland