Se il teatro è prevenzione
Presentato ai docenti mediatori Spai, viene rilanciato a beneficio di scuole e altre istituzioni dagli attori Katya Troise e Francesco Mariotta
Il tema della violenza domestica declinato in teatro, il luogo dei sogni. Ma qui parliamo di incubi legati a incomprensioni mai affrontate, mancanza di dialogo, incapacità di mediare i conflitti. “Cucù, sono a casa”, è il titolo del breve spettacolo che Katya Troise e Francesco Mariotta hanno recentemente presentato, al Paravento, ai docenti mediatori Spai, e che vorrebbero tornare a mettere in scena, a scopo didattico e di riflessione, a chi ne farà richiesta. «L’obiettivo – spiega Troise – è sensibilizzare il pubblico a un fenomeno molto presente anche in Ticino». Il progetto era nato nell’ambito delle Giornate internazionali contro la violenza sulle donne, nel 2012; l’iniziativa si legava alla campagna di sensibilizzazione “Oltre il silenzio”, avviata in Ticino nel 2009 dalla Commissione consultiva per le pari opportunità. «Il dramma della violenza domestica viene ancora spesso vissuto nella vergogna e nel silenzio, dentro contesti che rendono difficile uscirne, come ad esempio la dipendenza economica, la solitudine o la presenza di figli», nota Katya Troise. Alla quale, unitamente a Mariotta, il gruppo intercommissionale formato dalla Commissione consultiva per le pari opportunità ta i sessi, il Gruppo di accompagnamento violenza domestica e la Commissione di coordinamento di aiuto alle vittime di reati nel Canton Ticino aveva affidato il compito di portare in teatro informazione e sensibilizzazione sugli strumenti di sostegno e aiuto alle persone, siano esse donne ma anche uomini. La scena era stata rappresentata nei centri commerciali ticinesi, che oggi sono divenuti luoghi di passaggio, socializzazione, incontri e informazione. Troise non può dimenticare le reazioni degli spettatori: «Lo spettacolo, di una decina di minuti, si ripeteva più volte. Alcune persone si fermavano a vedere e rivedere la scena, poi si avvicinavano a noi attori per condividere le loro esperienze».
‘Un problema strisciante’
In altre occasioni lo spettacolo era stato presentato durante conferenze o lezioni alle scuole superiori. Ora, rilanciandolo, con “Cucù, sono a casa” Troise e Mariotta tornano a rivolgersi a scuole e altre istituzioni: «Ci sta a cuore promuoverlo il più possibile, poiché la violenza domestica è un argomento molto delicato, forse a tratti silenzioso, ma che si muove strisciando, su confini sottili, nelle relazioni tra le persone». Informazioni su www.scintille.ch e www.sugodinchiostro.ch.