laRegione

Se il teatro è prevenzion­e

Presentato ai docenti mediatori Spai, viene rilanciato a beneficio di scuole e altre istituzion­i dagli attori Katya Troise e Francesco Mariotta

- di Davide Martinoni

Il tema della violenza domestica declinato in teatro, il luogo dei sogni. Ma qui parliamo di incubi legati a incomprens­ioni mai affrontate, mancanza di dialogo, incapacità di mediare i conflitti. “Cucù, sono a casa”, è il titolo del breve spettacolo che Katya Troise e Francesco Mariotta hanno recentemen­te presentato, al Paravento, ai docenti mediatori Spai, e che vorrebbero tornare a mettere in scena, a scopo didattico e di riflession­e, a chi ne farà richiesta. «L’obiettivo – spiega Troise – è sensibiliz­zare il pubblico a un fenomeno molto presente anche in Ticino». Il progetto era nato nell’ambito delle Giornate internazio­nali contro la violenza sulle donne, nel 2012; l’iniziativa si legava alla campagna di sensibiliz­zazione “Oltre il silenzio”, avviata in Ticino nel 2009 dalla Commission­e consultiva per le pari opportunit­à. «Il dramma della violenza domestica viene ancora spesso vissuto nella vergogna e nel silenzio, dentro contesti che rendono difficile uscirne, come ad esempio la dipendenza economica, la solitudine o la presenza di figli», nota Katya Troise. Alla quale, unitamente a Mariotta, il gruppo intercommi­ssionale formato dalla Commission­e consultiva per le pari opportunit­à ta i sessi, il Gruppo di accompagna­mento violenza domestica e la Commission­e di coordiname­nto di aiuto alle vittime di reati nel Canton Ticino aveva affidato il compito di portare in teatro informazio­ne e sensibiliz­zazione sugli strumenti di sostegno e aiuto alle persone, siano esse donne ma anche uomini. La scena era stata rappresent­ata nei centri commercial­i ticinesi, che oggi sono divenuti luoghi di passaggio, socializza­zione, incontri e informazio­ne. Troise non può dimenticar­e le reazioni degli spettatori: «Lo spettacolo, di una decina di minuti, si ripeteva più volte. Alcune persone si fermavano a vedere e rivedere la scena, poi si avvicinava­no a noi attori per condivider­e le loro esperienze».

‘Un problema strisciant­e’

In altre occasioni lo spettacolo era stato presentato durante conferenze o lezioni alle scuole superiori. Ora, rilanciand­olo, con “Cucù, sono a casa” Troise e Mariotta tornano a rivolgersi a scuole e altre istituzion­i: «Ci sta a cuore promuoverl­o il più possibile, poiché la violenza domestica è un argomento molto delicato, forse a tratti silenzioso, ma che si muove strisciand­o, su confini sottili, nelle relazioni tra le persone». Informazio­ni su www.scintille.ch e www.sugodinchi­ostro.ch.

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Mariotta e Troise in scena

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