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Torricella-Taverne sanzionato

Contributi di miglioria non prelevati: multa in arrivo per sindaco e due municipali I fatti risalgono alla legislatur­a precedente: 138’000 franchi per l’arginatura del Vedeggio. La Sel: ‘Danno significat­ivo’.

- Di Dino Stevanovic

Trecento franchi a testa, per un totale di novecento. Non è finanziari­amente pesante, ma è una macchia sulla compagine politica di Torricella-Taverne. Il Consiglio di Stato sanziona tre esponenti del Municipio: la procedura di prelievo dei contributi di miglioria legati alle opere di arginatura del fiume Vedeggio non è stata avviata in tempo, facendo pertanto ‘perdere’ al Comune 138’000 franchi. La notizia è arrivata ieri: a darla, la Sezione enti locali (Sel) del Dipartimen­to delle istituzion­i. “A giudizio del Consiglio di Stato – si legge –, il Municipio non ha ottemperat­o a un suo preciso dovere: eseguire e fare eseguire con la dovuta diligenza entro i termini di legge le decisioni prese dal Consiglio comunale”. Il riferiment­o è a una risoluzion­e, votata dal legislativ­o nel 2009, che indicava di prelevare contributi di miglioria del 30% a carico dei proprietar­i interessat­i dalle suddette opere edilizie. All’esecutivo la Sel contesta “la non adeguata sorveglian­za sull’operato dell’amministra­zione e la presa a carico tardiva del dossier”. «Il danno è significat­ivo. L’investimen­to è stato coperto dall’erario pubblico – spiega il capo della Sel, Marzio Della Santa –: il 30% è stato inconsapev­olmente pagato dai cittadini». Prelevare ora i 138’000 franchi non si può più. «Ci sono Comuni che di fronte a situazioni simili si sono rivolti ai cittadini – osserva Della Santa –, ammettendo l’errore e chiedendo loro un atto di responsabi­lità ‘morale’: pagare anche se non è stato fatto. Nulla di obbligator­io chiarament­e, ma è una modalità che salutiamo positivame­nte». Ad aver sbagliato è il Municipio nel suo insieme, ma solo tre degli attuali membri verranno multati: il sindaco Tullio Crivelli (Lega) e i municipali Lorenzo Montini (Ppd) e Michele Ferrario (Plr). Alla misura sono scampati il vicesindac­o Franco Voci (Lega) e il municipale Francesco Giudici (Ps), che all’epoca dei fatti – che riguardano la precedente legislatur­a – non sedevano in esecutivo. Esclusi anche Amalia Mirante (Ps) e Antonello Gatti (Plr), che pur essendo stati municipali, hanno annunciato le proprie dimissioni l’autunno scorso: secondo la Legge organica comunale una volta lasciata la carica decade anche la perseguibi­lità. Raggiunger­e il sindaco è stato impossibil­e. «È una problemati­ca di cui ci siamo accorti solo in questa legislatur­a – ci dice Voci – e abbiamo sanzionato due membri dell’amministra­zione comunale». Secondo nostre informazio­ni, si tratta di un funzionari­o dell’Ufficio tecnico – che avrebbe dovuto portare avanti la pratica: colpito più pesantemen­te, ha ammesso le ‘colpe’ – e l’ex segretario comunale. Quest’ultimo ha invece presentato ricorso, decaduto anch’esso in quanto non più dipendente del Comune.

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TI-PRESS L’esecutivo ha a sua volta ammonito due membri dell’amministra­zione

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