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Orientamen­to, Corsi e Pronini campioni

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I due orientisti del Gold Savosa si sono imposti nella gara del Trofeo miglior orientista che assegnava il titolo cantonale, corsa da quasi 500 atleti a S. Bernardino villaggio. Realizzata da Nicola Banfi e Francesco Guglielmet­ti nei boschi compresi fra l’autostrada e il lago Dosso, la corsa ha richiesto ai concorrent­i un’alta dose di concentraz­ione e precisione, per le dense difficoltà tecniche dei tracciati, complicati da tratte intermedie lunghe, che obbligavan­o a suddivider­e in tante micro-scelte l’itinerario da seguire. In questo contesto si sono affermati i concorrent­i dotati di una tecnica di lettura della carta molto solida, oltre alla necessaria resistenza e velocità. Nelle due categorie regine dei campionati, orientisti esperti e giovani rampanti hanno pareggiato il conto. Fra gli esperti va annoverata la vincitrice delle Dal, Maura Pronini (Gold Savosa), che ha staccato il quarto tempo al traguardo, dietro a tre orientiste confederat­e, che non potevano competere per il titolo ticinese. Il suo scudetto rossoblù arriva a un decennio di distanza da quelli conquistat­i nelle categorie giovanili. Per Siro Corsi (Gold Savosa) lo stemma di campione cantonale è stato conquistat­o con bella determinaz­ione, grazie a un terzo rango che lo vede staccato di un paio di minuti dal vincitore Sven Aschwanden, e davanti al più combattivo avversario della giornata, Oreste Garbani (O-92 Piano di Magadino), che chiude al quarto rango, concedendo a Siro Corsi altri due minuti. La corsa ha consegnato agli annali dei campionati ticinesi diversi nomi di neo-laureati, soprattutt­o nelle categorie dei ragazzi fino a 14 anni di età.

Aschwanden e Cerny

La gara per il titolo cantonale è stata preceduta nella mattinata di sabato da un’intrigante competizio­ne con partenza in massa al Passo del S. Bernardino. Realizzata da Daria Lepori e Michele Guglielmet­ti, la corsa, dipanatasi fra le collinette, i pianori e le placche rocciose che si affacciano sul laghetto vicino all’Ospizio, ha richiesto ai 400 gareggiant­i di dosare al meglio gli sforzi nel reperiment­o delle lanterne di controllo. L’altezza della quota e il reticolo di punti da raggiunger­e in sequenza corretta, tenendo nello stesso tempo a bada gli avversari, sono stati i fattori condiziona­nti i risultati, che hanno di fatto anticipato per le categorie maggiori quanto successo il giorno dopo nella gara per il titolo ticinese. I vincitori confederat­i sono stati anche qui Sven Aschwanden e Noemi Cerny, mentre i loro delfini ticinesi rispondono ai nomi di Caia Maddalena (O-92) e Manuel Asmus (Gold Savosa). L.N.

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