Cantoni chiamati a fare chiarezza sulla nozione di ‘urgenza medica’
I cantoni con liste nere di persone che non pagano i loro premi di cassa malati devono definire quali siano le prestazioni mediche urgenti alle quali hanno diritto. Obiettivo: evitare casi gravi o persino decessi. Il Consiglio nazionale ha adottato ieri tacitamente una mozione in tal senso alla quale la sua commissione preparatoria aveva dato luce verde per soli 11 voti contro 8 e 2 astensioni. Dal 2012, i cantoni sono autorizzati a stilare una lista di assicurati in mora col pagamento dei premi malattia. Diversi cantoni svizzero-tedeschi, nonché il Ticino e i Grigioni, le hanno introdotte. Alcuni però hanno fatto o stanno facendo marcia indietro, sostenendo che le liste nere si sono dimostrate inefficaci, difficili da gestire e per di più costose rispetto ai benefici previsti inizialmente. Su notifica del cantone, la cassa sospende l’assunzione dei costi delle prestazioni fornite agli assicurati in mora, salvo nei casi di urgenza medica. Ma è proprio la definizione di “urgenza medica” a porre problemi. La morte di un malato di Aids a fine 2017 nei Grigioni, finito sulla lista nera degli assicurati malattia morosi, non ha lasciato indifferente il Consiglio federale, ha spiegato ieri mattina in aula Alain Berset. Il ministro della Sanità ha ricordato anche che il governo, sin dal 2010, si è sempre opposto alle liste nere, consapevole che «al momento di applicarle non avrebbero funzionato». Ma ieri non era in discussione il principio, soltanto la definizione di “urgenza”. Cantoni e casse malati hanno definizioni molto diverse e ciò può portare a conseguenze molto gravi, ha affermato Bea Heim (Ps/So). Ökk e Assura hanno, per esempio, un’accettazione dell’urgenza meno ampia di quanto ha definito il Tribunale federale delle assicurazioni di San Gallo. Stando ai giudici, occorre estendere l’urgenza anche a prestazioni che rientrano nel dovere di assistenza cui sottostanno le persone che esercitano una professione medica. In altre parole: urgenza è data se, secondo il giudizio medico, gli interessati necessitano di aiuto in maniera impellente. Il Nazionale, seguendo il parere del governo, ha quindi chiesto una definizione legale che faccia chiarezza, evitando altri decessi per omissione di soccorso. ATS/SG