Due settimane anziché quattro per i papà
Via libera all’elaborazione di un controprogetto all’iniziativa per un congedo paternità
Nuovo passo avanti nell’elaborazione di un controprogetto all’iniziativa ‘Per un congedo di paternità ragionevole’. Ieri la Commissione della scienza, dell’educazione e della cultura del Consiglio nazionale (Csec-N) ha dato il suo benestare all’idea elaborata dalla Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (Csss-S) che prevede per i neopapà due settimane di stop per accudire la prole. Il congedo paternità pagato dovrà essere preso nei 6 mesi successivi alla nascita del figlio, in un’unica volta o sotto forma di riduzione del grado di occupazione, anche con singoli giorni. Il tutto verrebbe finanziato per il tramite delle indennità per perdita di guadagno (Ipg). Tale soluzione è stata approvata con 15 voti contro 9 e una astensione, ha affermato la presidente della Csec-N Christine Bulliard-Marbach (Ppd/Fr) davanti ai media accreditati a Palazzo federale. L’iniziativa popolare, promossa dalla confederazione sindacale Travail.Suisse e da 140 altre organizzazioni, chiede invece di introdurre un congedo di quattro settimane. Con questa proposta di modifica costituzionale si vuole anche obbligare la Confederazione a istituire un’assicurazione per la paternità finanziata mediante le Ipg come avviene per il congedo maternità, con un prelievo dello 0,06% sui salari. Al pari del governo e della commissione degli Stati, la Csec-N è dell’avviso che un congedo di quattro settimane sarebbe troppo costoso per l’economia (420 milioni l’anno). Uno stop di due settimane sarebbe invece sopportabile. «Bisogna essere realisti e accettare questo compromesso tipicamente svizzero», ha detto Christine Bulliard-Marbach aggiungendo di essere personalmente «molto contenta» della soluzione trovata. La friburghese ha anche detto che la commissione ha esaminato la variante che prevede un congedo parentale e un aumento delle deduzioni per la custodia dei figli. La Csec-N l’ha però bocciata con 18 voti contro 4 e una astensione. La Csss-S può ora preparare un progetto dettagliato che dovrebbe essere pronto in gennaio. Il dossier dovrebbe poi approdare alla Camera dei Cantoni nella sessione autunnale del prossimo anno e al Nazionale in quella successiva.