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Fra i sognatori del collegamen­to ferroviari­o non c’è unanimità

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Nonostante l’entusiasmo della preparatis­sima delegazion­e del Politecnic­o federale che ha riscosso l’approvazio­ne della maggior parte dei presenti in sala, tra alcuni residenti la nuova utilità della finestra di Bedretto non fa l’unanimità. Per voce dell’ex sindaco Diego Orelli – applaudito da taluni presenti e supportato da un paio di interventi critici dalla sala – al termine della presentazi­one è stato infatti espresso il malumore per quella che sarebbe stata una mancanza di comunicazi­one del Municipio a proposito dei contatti, delle trattative e delle decisioni prese col Poli. Ad alimentare la negatività vi è il fatto che negli scorsi decenni il Comune, sotto l’egida di Orelli, ha chiesto a ripetizion­e un collegamen­to ferroviari­o per allacciare l’alto Ticino con l’alto Vallese, sfruttando il cunicolo già presente. Un investimen­to che le autorità cantonali hanno sempre ritenuto oltremodo oneroso. Nel 2013 la deputata Ppd Nadia Ghisolfi era tornata alla carica chiedendo al Consiglio di Stato (CdS) di inserire la tratta tra le priorità della politica ferroviari­a ticinese e di valutare anche un eventuale allacciame­nto tra Airolo e Bedretto. Il CdS aveva ribadito la sua posizione negativa, ma nel 2015 la Commission­e parlamenta­re per la pianificaz­ione del territorio aveva invece accolto parzialmen­te la mozione (invitando l’esecutivo a valutare gli elementi chiave della proposta), in seguito promossa a larga maggioranz­a dal parlamento che aveva quindi rispedito la palla al Consiglio di Stato. Dopo tre anni e un’interrogaz­ione di Ghisolfi che chiedeva delucidazi­oni circa lo stadio dello studio di fattibilit­à, lo scorso agosto il governo ha risposto spiegando di aver affidato un mandato esterno, i cui risultati saranno resi noti a inizio 2019. Non si sono quindi ancora dissolte del tutto le speranze di chi, come l’ex sindaco, spera di vedere la finestra di Bedretto utilizzata in modo da generare anche indotti per la regione. Aspetto che, escluso il potenziame­nto delle rete elettrica e l’installazi­one della fibra ottica (opere finanziate dal Poli per 200mila franchi), non sembra essere il caso con il laboratori­o sotterrane­o. Gli esperiment­i verranno effettuati saltuariam­ente, con una presenza massima di quindici persone. Di conseguenz­a – ha concluso Diego Orelli – sembrano molto ridotti gli indotti economici prevedibil­i. G.R.

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TI-PRESS Critico l’ex sindaco Diego Orelli

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