laRegione

La ‘speranza di farci qualche soldo’

- Di Clara Storti

«Quando ho iniziato ad avere confidenza con i coupon ero minorenne», ci racconta G. (nome noto alla redazione). Il ragazzo, oggi 18enne, chiarisce aggiungend­o che alcuni suoi amici, allora già maggiorenn­i, «avevano l’abitudine di andare al McDonald’s per accumulare buoni da giocare gratuitame­nte al Casinò. La speranza era di farci qualche soldo». Una volta maggiorenn­e, il nostro interlocut­ore conosceva già «questa moda di andare al Casinò e giocare gratuitame­nte con i buoni (al giorno, se ne possono usare due al massimo, ndr) e magari poter vincere qualcosa. Ci ho provato anch’io; quando ho avuto i buoni da giocare», ammette. Purtroppo, generalmen­te, il problema sorge quando non si vince nulla e quindi si gioca denaro reale. «Qualche volta mi sono fatto prendere e ci ho messo soldi di tasca mia. Quando perdi, è la solita storia, ti prende un buco allo stomaco che devi colmare e così punti ancora 5 o 10 franchi». La speranza di soldi facili sembra indurre molte persone ad andare al fastfood per racimolare coupon, addirittur­a «chiedendo ai tavoli gli scontrini, oppure acquistand­o anche solo una bustina di ketchup per 20 centesimi», sperando di trovare il buono del valore di 5 franchi. In ultima battuta, prima di chiudere la telefonata, G. aggiunge che per un certo periodo, vista la grande affluenza di persone alla ricerca di buoni, la filiale del fast-food aveva sospeso l’emissione di scontrini con i buoni stampati sul verso. «Una delle ultime volte che sono tornato, però, ho visto che c’erano. Tutto era tornato alla normalità», chiosa.

Newspapers in Italian

Newspapers from Switzerland