La ‘speranza di farci qualche soldo’
«Quando ho iniziato ad avere confidenza con i coupon ero minorenne», ci racconta G. (nome noto alla redazione). Il ragazzo, oggi 18enne, chiarisce aggiungendo che alcuni suoi amici, allora già maggiorenni, «avevano l’abitudine di andare al McDonald’s per accumulare buoni da giocare gratuitamente al Casinò. La speranza era di farci qualche soldo». Una volta maggiorenne, il nostro interlocutore conosceva già «questa moda di andare al Casinò e giocare gratuitamente con i buoni (al giorno, se ne possono usare due al massimo, ndr) e magari poter vincere qualcosa. Ci ho provato anch’io; quando ho avuto i buoni da giocare», ammette. Purtroppo, generalmente, il problema sorge quando non si vince nulla e quindi si gioca denaro reale. «Qualche volta mi sono fatto prendere e ci ho messo soldi di tasca mia. Quando perdi, è la solita storia, ti prende un buco allo stomaco che devi colmare e così punti ancora 5 o 10 franchi». La speranza di soldi facili sembra indurre molte persone ad andare al fastfood per racimolare coupon, addirittura «chiedendo ai tavoli gli scontrini, oppure acquistando anche solo una bustina di ketchup per 20 centesimi», sperando di trovare il buono del valore di 5 franchi. In ultima battuta, prima di chiudere la telefonata, G. aggiunge che per un certo periodo, vista la grande affluenza di persone alla ricerca di buoni, la filiale del fast-food aveva sospeso l’emissione di scontrini con i buoni stampati sul verso. «Una delle ultime volte che sono tornato, però, ho visto che c’erano. Tutto era tornato alla normalità», chiosa.