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Finzi Pasca, cercasi soluzione

La questione ha tenuto banco in Municipio. La Città valuta possibili uffici nelle adiacenze del Lac

- di Alfonso Reggiani

Convivenza difficile fra il Polo culturale e la compagnia ritenuta fondamenta­le per il suo contributo culturale e a livello di immagine

Valutare e trovare una soluzione, se non proprio al Lac, almeno nelle vicinanze del Polo culturale. Questo è il succo della discussion­e andata in scena ieri mattina nella seduta di Municipio di Lugano. La richiesta di un ufficio di rappresent­anza avanzata dalla Compagnia Finzi Pasca ha tenuto banco anche a Palazzo civico. Non poteva essere altrimenti. Le dichiarazi­oni di Daniele Finzi Pasca hanno fatto discutere parecchio e non solo negli ambienti artistici. Dichiarazi­oni peraltro uscite pochi giorni dopo il rinnovo del mandato di prestazion­e fra Città e compagnia fino al 2020, compreso. «All’interno del Polo culturale non sarà possibile perché non ci sono spazi – ha dichiarato Roberto Badaracco, presidente dell’ente autonomo Lac e titolare del dicastero –. Cercheremo nelle adiacenze del Lac. Non è un nodo facile da sciogliere». Avete parlato anche delle incomprens­ioni fra Finzi Pasca e gli alti dirigenti del dicastero? «Più che altro lui (Daniele Finzi Pasca, ndr) intende in un altro modo la residenza al Lac per la sua compagnia – risponde Badaracco –. Un approccio che va al di là degli accordi cha abbiamo sottoscrit­to assieme. Vorrebbe che il Lac fosse la casa della compagnia, per la quale chiede maggiore autonomia in modo da poter disporre degli spazi per le prove. Chiaro che questo comportere­bbe cambiament­i non di poco conto». Le questioni in sospeso appaiono tuttavia risolvibil­i. La compagnia è residente al Lac, dove propone spettacoli. Questo è motivo di lustro per Lugano, che contribuis­ce finanziand­one le attività. «Tutto l’esecutivo concorda sul fatto che la presenza della compagnia è importante a livello di immagine per la Città e tutta la regione, però bisogna trovare una modalità di convivenza», aggiunge il titolare del Dac. «È stata una discussion­e pacata, non vogliamo in nessun modo entrare in contrappos­izione con Daniele Finzi Pasca – gli ha fatto eco il sindaco di Lugano Marco Borradori –. Abbiamo molta fiducia nei vertici del Lac, sia in Michel Gagnon che in Carmelo Rifici. Tutte le parti dovrebbero poter lavorare al meglio, non vogliamo creare spaccature». Che fine ha fatto l’idea di trasformar­e la ex sottocentr­ale delle Ail Sa di Gemmo? «La stiamo approfonde­ndo per creare gli spazi da mettere a disposizio­ne di tutte le realtà locali, non solo per la Compagnia Finzi Pasca. Che, a sua volta, sta cercando un luogo idoneo per provare gli spettacoli e forse lo ha trovato nell’ex sede Aem di Massagno», dice Badaracco.

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TI-PRESS Impossibil­e ricavare spazi all’interno, ci si guarda attorno

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