L’arte in un ‘museo vivo’ a Morcote
‘Le opere d’arte non devono appartenere ai privati ma alla comunità’. Questo l’auspicio di Paolo Poma e della neocostituita Fondazione “Paolo e Luciana Poma Fossati” che, grazie alla collaborazione con il Comune di Morcote, comincerà a diventare realtà sabato prossimo, con l’inaugurazione di una sala provvisoria in cui verranno esibite 42 opere di Corty, Baldessari, Filippini e Dobrzanski. Il nuovo spazio culturale troverà posto sotto i portici in locali che il Municipio ha preso in affitto a questo scopo. Ma il progetto presentato ieri dallo stesso Poma, accompagnato dal sindaco di Morcote Nicola Brivio, è molto più ambizioso: un ‘museo vivo’ aperto alla cittadinanza, un luogo dove poter scoprire le opere artistiche di alcuni dei più noti esponenti locali, prendere un caffè, ascoltare un concerto, fare un buon pranzo e addirittura alloggiare. Questo il sogno espresso da Poma che, attraverso la costituzione della suddetta Fondazione, cede il patrimonio artistico al Comune, con l’unico vincolo di conservarlo e renderlo accessibile a tutti. «Un gesto di una generosità mai vista», sostiene Brivio, impegnandosi formalmente a valorizzare la donazione. Come arrivare esattamente a realizzare il ‘museo vivo’ è ancora da definire, ma per intanto il Municipio apre uno spazio in cui gli interessati all’arte potranno scoprire i ‘tesori’ messi a disposizione da questo filantropo. Sentire parlare Poma è già tutta un’esperienza culturale, di una ricchezza forse paragonabile a quella dei quadri che verranno esposti. «I pittori li potrete scoprire nella sala, ma io ho altre cose che vorrei raccontare», introduce quest’uomo novantenne di un umanesimo debordante. Parte così una cronaca precisa dei principali movimenti artistici degli ultimi secoli in quel di Morcote, condita da riflessioni profonde sulla politica, l’educazione e la cultura. Un entusiasmo inarrestabile, storia viva nella voce e negli occhi di un testimone incontrastabile del Ventesimo secolo. «Poma è un vulcano» dirà il sindaco, ringraziandolo per il suo dono. Classe 1926, nato e cresciuto in provincia di Tucumán, a nord dell’Argentina, e rientrato a Morcote nel 1933, Poma stesso attribuisce il suo fervore, la sensibilità per la cultura e il suo spirito profondamente sociale ai suoi primi passi in quelle terre lontane che gli hanno lasciato il segno. Per gli appassionati dell’arte pittorica dunque un nuovo luogo da gustare, per gli amanti della storia un personaggio che vale la pena scoprire.