‘La Coppa era l’antipasto’
Morini lancia la sfida, agli avversari e a sé stesso: ‘Finora ho giocato bene, ma posso fare ancora meglio’
Lugano – Se le premesse sono queste, Giovanni Morini ha di che ben sperare per la stagione che si apre stasera. Nelle 9 partite del preseason bianconero, tra amichevoli, Champions League e Coppa Svizzera, il 23enne nazionale italiano ha contabilizzato 5 punti, frutto di 4 reti e un assist. Mercoledì ha chiuso la marcia di avvicinamento al campionato 2018/19 con una doppietta: davvero niente male... «Quando ci si sente fisicamente bene, tutto è più facile – spiega il bianconero –. La partita di Coppa ci serviva per prendere un po’ di fiducia nel gioco e trovare soprattutto le giuste sensazioni. Ho giocato bene, ma posso fare meglio. Ho commesso qualche errore di troppo in fase di realizzazione». È stata una preparazione lunga e intensa, che comunque l’attaccante bianconero ha chiuso senza registrare infortuni: «Gli altri anni rientravo sempre da un infortunio, ragion per cui dovevo prestare più attenzione. Quest’anno, invece, tutto è filato via liscio, cosa senz’altro notevole. Adesso mi sento pronto». Secondo gli addetti ai lavori, il campionato 2018/19 sarà ancora più equilibrato che gli scorsi, visti anche i movimenti di mercato: cosa si aspetta Morini? «Sarà sempre più difficile. I roster delle squadre sono sempre più competitivi. Alla fine, a fare la differenza saranno i dettagli, e la costante motivazione sarà determinante. Sarà un bel campionato, per noi giocatori, ma anche per i tifosi, che potranno assistere a partite sempre più interessanti». Si profila dunque un’aspra lotta per i primi 8 posti della regular season... «A fare l’andatura dovrebbero essere squadre come Zurigo e Berna. Poi, alle loro spalle, la lotta dovrebbe essere serrata. Non mi pronuncio sui favoriti: lascio al ghiaccio i verdetti». Lo scorso torneo, Morini aveva raccolto 17 punti (5 reti e 12 assist) in 63 partite, disputando pure i Mondiali di Copenaghen con l’Italia. Equest’anno dove vuoi arrivare? «Siamo un’ottima squadra, e di conseguenza la concorrenza è alta: non posso permettermi cali di tensione. Devo continuare a lavorare molto duro per avere più ghiaccio possibile. Lo stesso discorso vale per la Nazionale italiana».