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Un risultato che soddisfa quasi tutti. I dubbi arrivano dall’Udc

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Il Touring club svizzero – la più grande organizzaz­ione svizzera che si impegna sul fronte del traffico – si dice soddisfatt­o in seguito al deciso sì. Secondo l’associazio­ne la bicicletta deve avere “un suo posto” nel sistema della mobilità, ha detto all’agenzia Keystone-Ats il presidente centrale Peter Goetschi. Sia per le bici che per le auto la base è la sicurezza e le varie sfide potranno ora essere affrontate insieme. La domanda chiave – ha affermato Goetschi – deve essere: “Come organizzia­mo la nostra mobilità?”. Il fatto che il testo oggi “abbia ricevuto oltre il 70% di approvazio­ne, dimostra che la popolazion­e vuole una forte promozione delle vie ciclabili”, ha detto dal canto suo il presidente dell’Associazio­ne traffico e ambiente (Ata) Ruedi Blumer. Secondo Blumer sono però necessarie nuove regole per le biciclette elettriche veloci, che non devono poter viaggiare sulle piste ciclabili. Una soluzione sarebbe la creazione di apposite strade veloci, ha affermato il presidente di Pro Velo nonché consiglier­e nazionale bernese socialista Matthias Aebischer, definendo “sensaziona­le” il risultato odierno alle urne. L’ampia approvazio­ne mostra che tutte le categorie di utenti della strada hanno votato a favore della modifica costituzio­nale. L’unico partito sconfitto alle urne oggi è l’Udc: il consiglier­e nazionale bernese Manfred Bühler spera che Berna non diventi ora troppo interventi­sta. Il democentri­sta frena inoltre le aspettativ­e dei ciclisti, dicendo che è poco probabile che nei prossimi anni le vie ciclabili spuntino come funghi. Il Consiglio federale ha accolto con soddisfazi­one il voto sulle piste ciclabili poiché il decreto federale amplifica gli sforzi della Confederaz­ione per migliorare la sicurezza stradale, ha detto affermato da parte sua Doris Leuthard. Se il traffico è separato, i problemi di coabitazio­ne fra auto, biciclette e pedoni diminuisco­no. Le piste ciclabili contribuis­cono inoltre a sfruttare meglio il potenziale delle biciclette e a sgravare bus, treni e tram, ha aggiunto la consiglier­a federale.

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