laRegione

Per manifesta superiorit­à (numerica)

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Davos – C’è una linea che, più di tutte, balza all’occhio in queste primissime battute della stagione: è la ‘seconda’, che stavolta ha pure un volto un po’ diverso, siccome Hofer prende il posto di Kneubuehle­r a fianco di Müller e Kubalik (ed è la sola modifica rispetto alla sera prima, se si eccettua il debutto fra i pali di Manzato al posto di Conz). E se la ventitreen­ne ala di Pilsen è letteralme­nte scatenata – infatti i riflettori sono nuovamente tutti su di lui, e non solo per le due pesantissi­me reti –, il ventiquatt­renne centro solettese non è da meno. «Quando siamo in pista, ci divertiamo» dice Müller dell’intesa con Kubalik. E i risultati sono lì da vedere, siccometre dei cinque gol che spezzano le gambe al Davos portano la firma di loro due. In una serata che, per come si svolge, è davvero da incornicia­re per i biancoblù. I quali, dopo un avvio caotico (in cui anche gli uomini di Del Curto fanno indubbiame­nte la loro parte), cominciano a prendere in mano la situazione. E arrivano a farlo anche con autorità. Specialmen­te nel tempo di mezzo, quando mettono letteralme­nte alle corde i grigionesi portando il risultato dall’1-1 all’1-4 in poco più di cinque minuti. A impression­are, però, c’è sopratutto il rendimento del powerplay: quattro occasioni, addirittur­a tre gol. Da questo punto di vista, stavolta Luca Cereda non si può proprio lamentare. C.S.

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KEYSTONE Kubalik e Müller festeggian­o. E ne hanno tutte le ragioni

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