Un sabato sera decisamente pazzo
Zugo – Pronti, via e locali subito in vantaggio con McIntyre dopo nemmeno 1’. È il preludio a una vendemmiata. Sono ben sei le reti del primo periodo che termina sul 4-2 per i locali. Il primo pareggio viene realizzato da Walker al 6’, frutto di una bella ripartenza inscenata da Sannitz. Il secondo, che risponde al punto dell’ispirato Simion è invece realizzato da Cunti, abile a deviare un passaggio da cineteca di Jecker al 13’. Lo Zugo allunga poi grazie a una deviazione di Martschini al 16’ e a una di Lammer a un decimo dalla prima sirena, quest’ultima in powerplay. Il secondo periodo continua sulla stessa incredibile onda. Un tiro di Lapierre colpisce il viso di Zryd. Un’autorete che ha il sapore della beffa. Trascorrono poco più di 3’ e al 26’ ecco il 5-3 di Albrecht. Il Lugano non ci sta, dapprima Morini insacca il quarto punto al 29’ e poi Fazzini al 32’, al rientro da una penalità, fredda Stephan con uno dei micidiali polsini. Non c’è un filo logico in tutta la gara, se non che i bianconeri devono sempre inseguire. Al 50’05’’ arriva la decisione, Merzlikins effettua un facile intervento con il guanto da presa in modo difettoso, Stalberg ringrazia e insacca il definitivo 6-5. Poi lo Zugo controlla e non corre più seri rischi. Da notare che lo Zugo al 22' ha perso McIntyre infortunato alla mano, mentre il Lugano nel terzo tempo non ha più schierato Cunti (ginocchio dolorante).