Bottani suona la sveglia
Dopo aver regalato il primo tempo al San Gallo, il Lugano reagisce nella ripresa grazie anche a una magia del numero 10
San Gallo – Rischiava di arrivare in ritardo all’appuntamento con il sesto risultato utile consecutivo il Lugano. Poi però, Abascal durante la pausa si è ricordato di puntare la sveglia («sì, negli spogliatoi ho alzato i toni»), Mattia Bottani l’ha fatta suonare con un gran gol e Alexander Gerndt, con la zampata valsa il 2-2 proprio all’ultimo istante, ha letteralmente alzato di peso il Lugano dal letto sul quale era rimasto colpevolmente sdraiato per almeno 45 minuti di troppo. Quelli di un primo tempo in cui i bianconeri sono letteralmente stati dominati dal San Gallo, tanto sul piano del gioco quanto su quello della grinta: più rapidi, più precisi, più convinti dei ticinesi, i biancoverdi oltre alla doppietta di un incontenibile Sierro hanno pure centrato un palo con Itten (sullo 0-0), mentre gli uomini di Abascal (che ha scelto ancora una volta la difesa a tre, poi diventata in maniera fissa a quattro nella ripresa) non sono andati oltre a una conclusione alta di Junior. Come dire che i padroni di casa hanno di che mangiarsi le mani per non aver conquistato la posta piena che avrebbe permesso loro di andare a occupare il secondo posto in solitaria in classifica, permettendo innanzitutto al Lugano – tornato in campo dopo la pausa con un piglio decisamente migliore, va detto – di ritrovare fiducia grazie alla serpentina vincente del neo entrato Bottani e in seguito non riuscendo a gestire, anche a causa di un evidente calo fisico, la rete di margine in un finale di partita in cui Covilo e compagni l’hanno “buttata dentro” un po’ in tutti i modi. Una strate-
gia che ha iniziato a dare i suoi frutti all’81’, quando la traversa ha respinto beffardamente il pallone colpito di testa da Daprelà. E che si è infine rivelata vincente nel corso del secondo minuto di recupero, con lo stesso centrocampista bosniaco (Covilo) che è svettato di testa servendo un invitante pallone a Gerndt, lesto ad allungare le sue lunghe leve e ad anticipare Stojanovic in uscita. Sì, seppure all’ultimo e con un po’ di fortuna (poco dopo il 2-1 Da Costa ha salvato la baracca su Itten e ancora Sierro ha colpito la traversa), il Lugano il treno della continuità è riuscito a prenderlo...