La regina è Ilaria Käslin
A Frauenfeld prima storica medaglia ticinese nel concorso multiplo. Rientro col botto per Pablo Brägger.
Vista la defezione per il noto infortunio della fuoriclasse Giulia Steingruber, la 20enne della Sfg Chiasso era evidentemente la più seria candidata al titolo assoluto. Ma i conti si fanno sempre alla fine, e la ginnastica artistica è uno sport carico di insidie: Ilaria in questa occasione aveva tutto da perdere, mentre le giovani rampanti del quadro nazionale tutto da guadagnare. «In realtà io non ho pensato a tutto ciò alla vigilia della gara – racconta al termine della gara una serena Käslin, che, come suo solito, non si lascia andare a eccessivi entusiasmi –. Sto attraversando un periodo di ottima forma, dunque avevo solo voglia di fare un’ottima gara che mi avrebbe dato tanta fiducia e tanto morale in vista degli imminenti Mondiali di Doha. Evidentemente ora sono felicissima perché tutto mi è riuscito molto bene, mi sono divertita e piano piano mi renderò anche conto di aver ottenuto un risultato importante e addirittura storico per il Ticino». Eppure la gara della chiassese, da anni ormai trapiantata a Macolin, è stata quanto di meglio ci si potesse attendere da lei. La solita eleganza naturale, gesti tecnici raffinati, completa riuscita di tutte le difficoltà presenti nei suoi esercizi: quanto bastava per tenere a bada le 16enni argoviesi Leonie Meier e Anina Wildi, staccate di due, rispettivamente tre punti nel risultato complessivo. Al titolo assoluto, la Käslin ha poi aggiunto anche quello al suolo e alla trave, le sue discipline predilette, mentre alle parallele asimmetriche ha conquistato la medaglia d’argento. Una serata da incorniciare dunque per questa ginnasta che ora «vorrei tanto raggiungere la finale delle migliori ventiquattro a Doha, è il mio sogno e sarebbe davvero fantastico poterlo concretizzare».
Ma la stupenda prova della neocampionessa svizzera non è stato l’unico motivo di grande soddisfazione per i colori ticinesi. In gara vi erano pure altre tre ginnaste di casa nostra: Thea Brogli e Caterina Barloggio, naturalmente, cui si è aggiunta la 15enne Nina Ferrazzini. Quest’ultima ha brillantemente esordito nella massima categoria staccando un eccellente 8° rango, preceduta dalla 18enne Thea Brogli apparsa estremamente efficace soprattutto al suolo dove ha ottenuto la medaglia di bronzo. La 21enne Barloggio, invece, ha rinunciato alla
prova al volteggio per evitare il riacutizzarsi dei suoi problemi fisici, ma ha brillantemente centrato il podio alla trave dove è stata seconda solo alla Käslin. In campo maschile invece si è potuto assistere al grande rientro di Pablo Brägger. Il 26enne sangallese è apparso di nuovo in grande condizione, malgrado una caduta proprio al suo attrezzo prediletto, la sbarra. Peraltro si è mostrato particolarmente a suo aggio nelle altre discipline, segnatamente al cavallo con maniglie, dove si è aggiudicato il secondo titolo personale. Sul podio con lui sono saliti altri
due quasi intoccabili nazionali, gli argoviesi Benjamin Gischard e Christian Baumann, pure completamente recuperato dopo i seri problemi alla spalla. Solo quinto invece il campione europeo alla sbarra Oliver Hegi, apparso un po’ distratto in un paio di occasioni ma sempre imperiale nella sua disciplina preferita dove naturalmente ha staccato la miglior nota. Gli altri titoli di specialità se li sono aggiudicati Moreno Kratter al suolo, Eddy Yusof agli anelli, Benjamin Gischard al volteggio e Christian Baumann alle parallele. L’asconese Martino Morosi, il più giovane fra i ginnasti in gara con i suoi 10 anni, si è migliorato di due posizioni rispetto all’esordio dell’anno scorso, assestandosi in 8ª posizione. Un risultato molto importante che lo colloca immediatamente a ridosso dei “pezzi grossi” collaudati, poi completato dal bronzo al suolo, la sua specialità per eccellenza. Accanto alla gara maggiore si è inoltre disputato il concorso per la categoria Amatori. Per il Ticino erano in gara i luganesi Eleonora Cè e Alessandro Dang che si sono onorevolmente comportati classificandosi rispettivamente al 17° e 12° rango finale.